“È necessario sottolineare come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dal 2012, abbia disatteso una norma che prevede l’integrazione delle competenze monopolistiche in quelle doganali. La riorganizzazione attuata, contrariamente a quanto affermato dal vertice regionale, non incide sulla velocità del servizio di sdoganamento, che dipende esclusivamente dalle prestazioni delle strumentazioni tecnologiche. Proprio per questo, l’Agenzia ha previsto un investimento di 465 milioni di euro nel triennio 2024-2026 per potenziare i sistemi e migliorare ulteriormente l’efficienza operativa.
 
Sorprende che il Presidente pare non ravvisare che l’Agenzia delle Dogane è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze e non alle valutazioni – per quanto legittime ma non vincolanti – di Comuni e Regioni.
 
È importante precisare che la scelta effettuata non influisce sul servizio reso, ma riguarda esclusivamente una diversa retribuzione per il dirigente. Inoltre, l’Agenzia ha aumentato il personale in servizio a Ravenna e raddoppiato le Posizioni di Responsabilità presso il porto, segno evidente di un potenziamento dell’operatività.
 
Rassicuriamo quindi il Presidente: non c’è alcuna emergenza né motivo per convocare tavoli di discussione, magari più utili se dedicati a problemi concreti e di comprovata necessità.”
 
Marta Evangelisti – Capogruppo Fratelli d’Italia in Regione Emilia-Romagna