“La sentenza con cui la corte d’Appello di Bologna ha confermato in queste ore che AIPO dovrà risarcire i danni alla famiglia di Bastiglia alluvionata nel 2014 apre lo spazio a molte considerazioni, creando un precedente importante, anche in ordine alla successiva alluvione del maggio 2023. Pare infatti che nel corpo della sentenza venga delineato chiaramente un dovere di vigilanza, di controllo e guardia rispetto ai corsi d’acqua”.
Ad affermarlo è Marta Evangelisti, consigliera regionale di Fratelli d’Italia, in una nota stampa inviata alle redazioni.
“Inoltre, a ciò si aggiungerebbe il fatto che ad AIPO sarebbe stato contestato anche di essere a conoscenza della situazione di pericolo ma a quanto risulterebbe, non fu eseguita lo stesso la puntuale manutenzione del corso d’acqua. Mettendo in fila quindi quanto accaduto nel 2014, poi a Nonantola ed infine con l’ultima alluvione, andremo a rileggerci con attenzione tutte le risposte pervenute agli atti di sindacato ispettivo che come Fratelli d’Italia abbiamo già fatto e ne depositeremo altri, perché oggi finalmente, qualcuno oltre noi, sembra parlare anche di responsabilità e del fatto che nella programmazione degli interventi e nella gestione dei fondi per la messa in sicurezza e la cura dei fiumi e del territorio, non tutto sia stato fatto e che forse, si è prestata un’attenzione maggiore a preservare siti e specie animali piuttosto che ad intervenire con lavori ed opere che potessero preservare insediamenti civili e produttivi.”