“Tanto per incominciare, lor signori del PD, e in testa a tutti la sua Segretaria Elly Schlein, dovrebbero dirci, con atti alla mano, cosa hanno fatto o non fatto, invece di blindare tutto, trincerandosi nel silenzio e comunicando una proroga di 100 giorni per evadere i nostri accessi agli atti che hanno l’unico intento di fare il punto della situazione anche per la programmazione del futuro. Se stiamo ai fatti, i progetti sono pochi e incompiuti, le risorse malamente investite e alle centinaia di richieste di bonifica, taglio, ripristino e manutenzioni da parte dei cittadini, soprattutto delle zone che hanno subito danni, non vi è traccia alcuna e, quando va bene, vi è uno scarica barile da un ente all’altro”. La pesante accusa arriva da Marta Evangelisti, capogruppo all’assemblea regionale per Fratelli d’Italia.
“Non accettiamo quindi lezioni soprattutto da chi governa questa regione da sempre e a maggior ragione da colei che aveva deleghe alle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici e per la transizione ecologica e nulla di concreto ha messo in pratica. La Regione Emilia Romagna con un po’ di umiltà e di sana autocritica scenda dal piedistallo e risponda del suo operato senza nascondersi e limitare il diritto dei cittadini ad avere risposte. Ciò non vuol dire cercare un colpevole ma chiarire alle decine di migliaia di cittadini oggi alluvionati cosa era stato fatto quanto meno per contenere la portata dei danni a fronte di eventi di questo tipo che, comunque, in un piano di protezione civile e di cura del territorio dovevano trovare risposta”.
“Il modello Emilia Romagna in materia di prevenzione e tutela del suolo non è un esempio” continua Evangelisti “non lo è stato neppure per il terremoto e dirlo non è un “oltraggio” ma guardare semplicemente ai fatti. Ed è vero che i cittadini sono arrabbiati, ma nei confronti di chi li amministra da 50 e passa anni: invece di generare tensione e polemica, la Regione pensi ad attivare tutte le procedure urgenti che sono nelle proprie facoltà, senza perdere tempo sui palcoscenici e in televisione, perché è possibile farlo e ai cittadini è oltremodo dovuto”.