La Polizia di Stato ha arrestato P.F. 39enne forlivese, per il reato di evasione.
Ieri pomeriggio un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Ravenna, nel corso del normale servizio di controllo del territorio, nel transitare davanti ad una sala slot di Ravenna, ha proceduto all’identificazione di alcune persone che stavano attendendo l’apertura della sala.
Dal controllo alla banca dati delle forze di polizia è emerso che una delle presone, P.F. appunto, era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare con autorizzazione, concessagli dal doveva trovarsi agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Infatti nel febbraio 2019, su disposizione dell’ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Ravenna era stato arrestato, e condotto alla Casa Circondariale di Ravenna, per l’esecuzione di pena detentiva in seguito a condanna per i reati di guida in stato di ebrezza e ricettazione.
Successivamente il Tribunale di Sorveglianza di Bologna lo aveva ammesso alla detenzione domiciliare concedendogli il permesso di assentarsi dall’abitazione per recarsi al lavoro.
P.F. è stato quindi condotto in Questura per le verifiche circa la sua posizione in seguito alle quali è emerso che il provvedimento di detenzione domiciliare era ancora attuale e che lo stesso, da venti giorni, non si presentava più al lavoro senza giustificato motivo.
Verificato che P.F. è risultato privo di qualsiasi autorizzazione che giustificasse la sua presenza davanti alla sala slot, i poliziotti hanno proceduto ad arrestarlo per il reato di evasione.
Dopo le formalità di legge P.F. è stato ricondotto presso la propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Questa mattina il Giudice Unico di I^ Grado, dopo la convalida dell’arresto, ha disposto nuovamente gli arresti domiciliari nei confronti di P.F. rinviando la celebrazione del processo al prossimo 6 ottobre.