Europa Verde interroga la giunta per sapere se l’ente parco del Delta del Po abbia adottato tutte le misure ecologiche alternative alla soppressione dei daini di Classe e di Lido di Volano, come la cattura incruenta tramite reti e il successivo trasferimento in strutture disposte ad accogliere gli esemplari catturati nonché la somministrazione di farmaci per la sterilizzazione.
“L’ente di gestione del parco del Delta del Po -ricorda Europa Verde- ha emanato un bando per l’affidamento in concessione della cattura e delocalizzazione di esemplari di daino. Attualmente è stata stimata la presenza di oltre mille esemplari nelle pinete di Classe e di Volano e il bando consente di prelevare, durante i tre anni di concessione, fino a 1.150 esemplari, ossia fino alla completa eradicazione della specie. Alla luce di questi dati, Enpa e l’associazione Rete a tutela dei daini di Classe e di Lido di Volano hanno avanzato pubblicamente il sospetto che in realtà il bando sia finalizzato ad attrarre industrie del settore delle carni macellate”.
“Da anni -conclude Europa Verde- sollecitiamo la Regione perché operi a favore dell’istituzione di un unico ente parco Delta del Po nazionale che comprenda l’area protetta che insiste su Veneto ed Emilia-Romagna, dotandolo di adeguati finanziamenti che sarebbero stati utili anche in questa circostanza per risolvere in maniera incruenta il soprannumero dei daini”.