Oggi i gruppi consiliari del PD e di Insieme per Lugo presenteranno, in occasione del Consiglio Comunale convocato in presenza del nuovo Direttore Generale dell’AUSL della Romagna Tiziano Carradori e del Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Romagna Michele De Pascale, un documento dell’intera maggioranza di centrosinistra lughese, col quale si richiede il rilancio dell’ospedale di Lugo.
Il nostro ospedale, da noi fortemente difeso in questi anni dai continui tentativi di depotenziamento, è diventato fondamentale e strategico a livello regionale in questa fase di lotta al Covid-19, essendo diventato, come noto, un ospedale Covid. Ruolo fondamentale che è stato riconosciuto anche dal presidente Bonaccini dopo la fine della prima ondata del Covid-19.
Ciò ha però contribuito, per garantire la necessaria sicurezza, a rendere ancora più difficile l’accesso ai servizi da parte dei nostri cittadini, in quanto alcune funzioni del nostro nosocomio sono state trasferite presso altre strutture. Fra l’altro, a Lugo come in altri territori, la trasformazione di ospedali cittadini in strutture Covid rischia di far diventare gravi e urgenti tutte quelle patologie che non hanno a che fare con questo coronavirus, ma la cui assistenza viene rinviata nel tempo, a causa della presenza del coronavirus stesso.
È chiaro che in questo momento in cui è necessario affrontare la seconda ondata del Covid-19, la priorità resta la gestione della pandemia, ma non possiamo pensare di continuare ad avere un ospedale cittadino in emergenza per sempre, dato che la pandemia è ben lontana dall’essere finita.
Ci aspettiamo che da Tiziano Carradori arrivino chiare indicazioni sul futuro dell’ospedale di Lugo. Oltre alle richieste poste da tutta la coalizione di cui facciamo parte (nomina del Direttore Sanitario del presidio e del primario di chirurgia, ritorno di pneumologia, ostetrica e ginecologia, ecc.), chiediamo al Direttore Generale dell’AUSL della Romagna che si faccia chiarezza una volta per tutte su quale sia il destino del nostro ospedale, anche in vista del superamento della gestione in emergenza, prendendo degli impegni con delle scadenze ben precise e certe.