No a criminalizzazioni aprioristiche e totalmente scorrette su prodotti agroalimentari di cui è universalmente riconosciuto l’alto valore nutritivo, l’apporto di nutrienti nobili e con un gusto inimitabile. È questo il principale rischio nel quale incorrerebbero alcuni prodotti agroalimentari, da sempre definiti “nobili” come ad esempio il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma, se passasse la logica dell’etichettatura a semaforo che classificherebbe gli alimenti solo in base al mero contenuto di zuccheri o grassi e che la UE vorrebbe imporre nel prossimo futuro.
“Nella Risoluzione che abbiamo posto in discussione e approvato oggi – afferma la consigliera regionale Manuela Rontini – chiediamo un intervento puntuale della Giunta, affinché presidi con grandissima attenzione la prossima seduta dell’Assemblea Generale ONU, già in programma per il prossimo 27 settembre, chiamata a discutere proprio di questo tema.”
La dieta mediterranea, e più in generale i prodotti di estrema eccellenza del nostro sistema agroalimentare, sono da sempre riconosciuti dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità come estremamente salutari, con un rapporto molto alto tra quelli che sono i nutrienti nobili di cui sono compoSti, rispetto invece ad elementi potenzialmente nocivi. La ‘naturalità’ dei processi produttivi e la bontà delle nostre eccellenze è testimoniata dalle oltre 44 etichette DOP e IGP che l’Europa ci ha conferito. In Romagna vale la pena ricordare, tra tutti, l’olio di Brisighella e la piadina.
“È chiaro che se ci si basa solo ed unicamente sul contenuto di zuccheri, grassi e sale – conclude la consigliera Rontini – qualunque alimento è potenzialmente nocivo. Si tratta di buon senso che noi italiani applichiamo da sempre. Forse l’etichettatura a semaforo può avere un senso nel settore alimentare nord europeo e anglosassone, dove la pesante industrializzazione porta a maggiori sofisticazioni e a cibi ridefiniti come Junk food, ma non qui in Italia.”
Ritenendo però molto serio il tema affrontato dall’OMS, nel documento del Partito democratico si fa un preciso riferimento per mantenere, confermare e potenziare gli interventi di informazione ed educazione ad una sana alimentazione, che la Regione Emilia-Romagna mette in campo da anni.