La Pubblica Assistenza città di Ravenna, nell’ambito del percorso formativo che tutti i volontari e dipendenti devono obbligatoriamente fare, compreso il relativo retraining annuale, per poter svolgere attività in ambulanza al fine di garantire ai pazienti la migliore professionalità possibile, ha organizzato nei giorni scorsi un’esercitazione per verificare sul campo le potenzialità acquisite dagli operatori.
Svoltasi nei piazzali di via Ricci Curbastro (Fornace Zarattini) l’attività ha visto la partecipazione di operatori di ambulanza, autisti/soccorritori e infermieri, per le simulazioni di soccorso tecnico e sanitario, ed operatori di protezione civile, per l’allestimento del campo base e del pronto soccorso, oltre ovviamente ai “feriti”. Nel complesso sono state coinvolte 5 ambulanze oltre a 3 veicoli per simulazione incidenti, un campo base con Pronto Soccorso e locale equipaggi, per un totale di circa 40 unità partecipanti, oltre alla necessaria logistica.
Si sono creati scenari per eventi traumatici quali incidenti stradali tra autoveicoli, tra auto e pedone, auto e bici, incidente sul lavoro, con il coinvolgimento di diversi feriti che presentavano fratture di varia gravità agli arti (sia composte che scomposte), traumi cranici, fratture costali, fratture al bacino. Non sono mancate anche simulazioni di eventi non traumatici, come infarto, arresto cardio-respiratorio ed overdose. A rendere ancora più verosimile la situazione, erano presenti anche elementi di disturbo (curiosi o soggetti che potevano potenzialmente rallentare l’intervento dei soccorsi) per creare la giusta dose di “pressione”.
L’esercitazione ha messo alla prova il personale volontario nella gestione totale dell’evento, dalla ricezione della chiamata all’intervento, alla valutazione dell’incidente, al coinvolgimento di eventuali altri operatori (come vigili del fuoco o operatori di pubblica sicurezza) alla stabilizzazione dei feriti fino al trasporto in Pronto Soccorso, con il monitoraggio continuo del paziente. A valutare i singoli comportamenti e le azioni dei vari equipaggi erano presenti osservatori qualificati che, al termine di ogni scenario attraverso un puntuale debriefing collettivo, hanno proposto come migliorare e/o correggere le azioni non in linea con i protocolli e le procedure operative.
“La giornata ha consentito ai nostri operatori, dipendenti, volontari e collaboratori di mettere in pratica quanto imparato in situazioni decisamente realistiche, di valutare il rispettivo grado di preparazione, di gestire lo stress che ogni intervento inevitabilmente genera, di capire cosa significa un buon lavoro di squadra e quali sono i vantaggi per l’equipaggio, e soprattutto per il paziente. – afferma il presidente della Pubblica Assistenza Città di Ravenna, Renzo Angeli – Dopo una giornata faticosa non solo per il caldo, ci si è lasciati con l’impegno di programmare altre simulazioni sulle casistiche ordinarie e straordinarie che affrontiamo o potremmo affrontare, perché c’è sempre qualcosa da affinare, da imparare. Nel nostro quotidiano la salute è troppo importante”.
Nel frattempo l’impegno dell’Associazione prosegue anche grazie al sostegno dei privati e delle organizzazioni cittadine. Come l’Associazione Culturale Siamoseri che lo scorso sabato ha devoluto il ricavato dello spettacolo “Una commedia…e se Dante fosse vivo oggi?” svoltosi all’Almagià, proprio a favore della Pubblica Assistenza Città di Ravenna. L’importo raccolto, pari a 632 Euro, concorrerà all’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto per disabili e dializzati. Iscritta nel registro delle ODV del Terzo settore, Pubblica Assistenza Città di Ravenna può beneficiare, oltre che di erogazioni liberali (detraibili per il donatore), anche del 5 per mille dell’IRPEF in Dichiarazione dei redditi.