“Mi vedo costretto, mio malgrado, a rispondere alle recenti affermazioni del mio capogruppo, Gianfilippo Nicola Rolando, secondo cui sarei stato eletto presidente della commissione bilancio nel 2021 perché considerato “meno aggressivo e pericoloso, e più manovrabile”.
Ritengo, tuttavia, che nella pur inevitabile dialettica politica, anche interna, ci sia un limite a tutto.
Tali giudizi sarebbero inaccettabili se venissero dalla coalizione avversaria, ma sono inaccettabili e del tutto inappropriati quando arrivano da un collega di partito, peraltro di età, e teoricamente di esperienza, più elevate.
Non è tollerabile che si metta in discussione la mia correttezza istituzionale ed imparzialità nel gestire ogni attività della commissione bilancio negli ultimi tre anni pur non facendo mai mancare le critiche e i solleciti appunti alla maggioranza come si conviene ad un componente dell’opposizione.
Ma ciò che è singolare e che mi ero fin qui astenuto dall’esplicitare, è che se c’è stato qualcuno manovrato, è stato proprio il mio capogruppo, il quale sin dall’inizio della consiliatura, e come raccontano le cronache anche nella precedente, ha dimostrato una sudditanza evidente verso una lista civica, finendo per portare molto spesso non già gli altri componenti dell’opposizione a seguire la Lega, ma la Lega a diventare vassallo di una specifica lista.
Devo poi aggiungere che termini come “pericoloso” ed “aggressivo” siano inadatti per descrivere un buon politico e sono fiero di essere invece una persona moderata, misurata e risoluta. Evidentemente, il mio collega si considera “pericoloso”, eppure, le principali iniziative di opposizione portate avanti dalla Lega negli ultimi tre anni sono state guidate da me. La vera pericolosità del capogruppo della Lega risiede nella sua ingenuità, che lo porta a credere di avere una visione esclusiva e superiore del mondo, peccando così di hubris e mettendosi spesso in ridicolo senza rendersene conto.
Purtroppo ho dovuto rilevare che sono proprio individui come lui, che militano in tutti i partiti, che contribuiscono a far perdere credibilità alla politica. È necessario che i partiti si rinnovino, allontanando figure che non apportano valore alla gestione della cosa pubblica.
Detto questo, è ovvio che le recenti dichiarazioni del collega nei miei confronti evidenziano una tale mancanza di rispetto da determinare l’impossibilità a continuare qualsiasi forma di collaborazione con lui, al punto da determinare, se non giungeranno provvedimenti superiori, il far venir meno delle condizioni per la mia permanenza all’interno del gruppo Lega in Consiglio comunale. Mi aspetto dunque che la segreteria della Lega esprima la sua posizione sul tema al più presto.”
Giacomo Ercolani, Lega Salvini premier
Consigliere comunale, Ravenna