La nave Jolly Vanadio, è entrata questa mattina nel porto di Ravenna ed è ormeggiata alla banchina del Terminal Nord, Società del Gruppo Sapir.
La Jolly Vanadio, con i suoi 239 metri di lunghezza (280 con la rampa di poppa estesa) e 37,5. metri di larghezza, è la nave più grande entrata nel porto di Ravenna.
Appartiene alla flotta della Ignazio Messina di Genova, storica compagnia di navigazione che collega con i suoi servizi di linea 40 Paesi e che è rappresentata a Ravenna dall’agenzia marittima Italteam Shipping.
Lunedì prossimo la nave effettuerà un imbarco di merci eccezionali.
L’imbarco sarà effettuato con modalità ro-ro utilizzando carrelli della Compagnia Portuale.
L’operazione si gioverà anche della collaborazione della Società Traghetti & Crociere, che ha messo a disposizione le proprie aree per lo stoccaggio temporaneo dei colli da imbarcare.
“La movimentazione di carichi eccezionali, projectcargo, come quello di lunedì prossimo – commenta Daniele Rossi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna – è una operazione portuale di indubbia complessità, non solo per le dimensioni non convenzionali ma anche per la tipologia ed il valore dei materiali che si trasportano.
Il porto di Ravenna è storicamente in grado di effettuare questo genere di operazioni in assoluta sicurezza sia per le merci che per i lavoratori. E oggi dimostra di esserlo anche in questo momento, a riprova della capacità dei porti di mantenere la propria operatività ed essere in grado di tutelare la salute pubblica e continuare a garantire la massima sicurezza dei lavoratori e delle operazioni portuali, così come è stato fatto a Ravenna sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria legata al COVID 19.
Ciò è possibile perché nel porto di Ravenna si dispone di mezzi, tecnologie e soprattutto maestranze specializzate che hanno raggiunto un livello di competenza e professionalità nello svolgimento, anche di questo tipo di movimentazioni, del quale dobbiamo andare orgogliosi. Credo che l’arrivo, questa mattina, della Jolly Vanadio, e le attività che si svolgeranno nelle prossime ore, rappresentino, con più di 30 lavoratori impiegati e oltre 20 aziende coinvolte, un bel segnale di quale straordinaria leva il sistema portuale ravennate nel suo insieme possa rappresentare in futuro per la ripresa economica di questo territorio”