“Oggi il Ministro Patuanelli ha fatto affermazioni che lasciano perplessi: afferma infatti che il Pitesai, il piano che deve definire le aree idonee per l’attivita’ estrattiva non vedra’ mai la luce, peraltro dopo due anni di stop delle attivita’ dovuto alla relativa moratoria. Questo perche’, afferma sempre il Ministro, verra’ approvata una norma tombale che vietera’ per sempre l’attivita’ estrattiva nel nostro Paese”. Cosi’ Stefano Collina (Pd), vicepresidente della commissione Industria del Senato, commenta le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico in una intervista. “Ricordo al Ministro – afferma Collina in una nota – che il gas e’ la fonte della transizione energetica che ci dovra’ accompagnare ancora per decenni e ricordo al Ministro che la filiera tecnologica e produttiva italiana legata al metano e’ una delle piu’ avanzate nel mondo.
Ricordo anche che non e’ stato messo in campo alcun tipo di strumento per gestire una transizione di questo settore e che sono 30.000 i lavoratori impiegati nel nostro Paese. Se a questo aggiungiamo le spinte incontrollate e contrarie verso progetti innovativi come la cattura della CO2, fondamentale per l’implementazione di una prima importante Hydrogen valley italiana, emerge una preoccupante mancanza di visione e di strategia riguardo a un settore industriale sviluppato e all’avanguardia che deve accompagnare la transizione energetica del Paese e iniziare anch’esso un percorso di riconversione. Se il Ministro si riferisce al programma di Governo voglio sgombrare subito il campo. E’ vero che si parla di stop al settore, ma nel quadro di un complessivo stop in tutto il Mediterraneo. Siccome nel Mediterraneo, dalla Croazia all’Egitto, si continua ad estrarre e a cercare gas, il problema resta tutto da discutere. Le norme comunque le fa il Parlamento e su questo tema avremo modo di fare un approfondimento che spero sia adeguato all’importanza del settore e non ideologico”.