Il movimento cooperativo è stato uno straordinario fattore di emancipazione sociale, che ha consentito ai ceti subalterni di uscire dalla marginalità e di approdare a una condizione di maggiore benessere. Meno noto è il suo ruolo a Ravenna e in Romagna in termini di promozione della donna lavoratrice, di rottura degli stereotipi sessisti e di contrasto del cosiddetto “gender gap”.
Se ne parlerà venerdì 31 maggio alla Biblioteca Oriani di Ravenna, in via Corrado Ricci 26, in occasione della presentazione del libro “Donne in cooperazione. Esperienze di vita e di lavoro in Romagna”, uscito per i tipi della Homeless Book di Faenza. Saranno presenti gli autori, lo storico dell’Alma Mater Tito Menzani e la ricercatrice Laura Orlandini.
Nell’occasione prenderanno la parola il nuovo presidente del Circolo Cooperatori, Giovanni Monti — alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina —, il direttore della Fondazione Casa di Oriani, Alessandro Luparini, il presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Pierluigi Stefanini, e la studiosa di Storia economica, nonché docente all’Università di Bologna e al SAIS-Europe di Bologna, Vera Zamagni.
Nonostante varie difficoltà e resistenze al cambiamento, le cooperative si dimostrarono un soggetto socio-economico ricettivo rispetto alle istanze di genere, certamente molto di più delle imprese private tradizionali o delle imprese pubbliche. La ricerca fa riferimento alla cooperazione in Romagna, un territorio conosciuto a livello internazionale per il ruolo rilevante ricoperto dalle imprese mutualistiche. L’analisi storica spazia in tutti i settori – agricoltura, edilizia, manifattura, credito, grande distribuzione, servizi sociali e servizi all’impresa e alla persona – e in tutte le culture, storicamente rappresentate dalle tre centrali: Legacoop, Confcooperative, Agci.
Il libro esce nell’ambito del progetto “Donne e Cooperazione in Romagna” promosso dal Circolo Cooperatori poco meno di due anni fa grazie anche al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il progetto promuove anche un’indagine sociologica, tuttora in corso, che analizza le caratteristiche odierne della partecipazione femminile al mondo del lavoro cooperativo, prendendo a riferimento alcuni casi di cooperative romagnole.
L’iniziativa, a ingresso libero e gratuito, è organizzata dal Circolo Cooperatori APS in collaborazione con la Fondazione Casa di Oriani. E prevista la diretta streaming sui canali social del circolo.