“Le decine di idee e proposte nate durante il percorso, messe nero su bianco nel nostro corposo programma, ci sembrava quindi il migliore biglietto da visita – e slogan elettorale– da presentare alla comunità che domenica e lunedì mattina andrà al voto. Perché pensiamo che, più di tutto, ai faentini – noi compresi – interessi la serietà, la competenza, la visione dell’immediato e del futuro prossimo per la nostra Città, che, come ben sappiamo, affronterà insieme all’Italia intera tempi in cui razionalità e voglia di fare saranno essenziali”. Ultime ore di campagna elettorale e Faenza Cresce va all’attacco frontale di Paolo Cavina e Insieme per Cambiare

“Costruire e non de-costruire, mettendo quelli che riteniamo essere i nostri punti di forza piuttosto che i punti deboli dell’”avversario”: questa la nostra bussola per la campagna elettorale. Una campagna elettorale, va detto, portata avanti dalla controparte a suon di accuse infondate, supposizioni non verificate e, a nostro modo di vedere, davvero pochi contenuti. Insieme per Cambiare è stata in maggioranza a fianco di Giovanni Malpezzi per nove anni e mezzo. Negli ultimi cinque anni, dai banchi del Consiglio Comunale, per via dei due consiglieri eletti, ha presentato in tutto 8 interpellanze alla giunta.

8 in 5 anni. Neanche un’interpellanza a testa all’anno. Mai un cenno al degrado, alla sicurezza, al complesso delle Perle. Mai. Tutto verificabile dai verbali del Consiglio Comunale.

Avremmo potuto insistere su questo, che dimostra chiaramente quanto sterili e opportunistiche siano le critiche all’attuale amministrazione che appaiono più che altro come un’immatura strategia per nascondere la propria mancanza di proposte.

O avremmo potuto insistere sulle motivazioni di un’alleanza con Salvini e Meloni, non esattamente due moderati, quando fino a pochi mesi prima si sosteneva il centro-sinistra e Bonaccini. Ma abbiamo preferito concentrarci sui nostri progetti, promuoverli, farli conoscere a quante più persone possibili, dal centro città alle campagne, per consentire ai faentini di avere un’opzione credibile, fresca, competente e appassionata da scegliere sulla scheda elettorale: la nostra. Nessuna posizione ideologica, ma – anzi – la certezza di avere una visione di Città, una visione di sviluppo per la nostra comunità. Scuola, salute, sistema delle imprese e sviluppo economico, famiglia lavoro e disabilità, innovazione mobilità e presidio dei territori: i temi che ci siamo presi a cuore, che abbiamo studiato e toccato con mano, per i quali ci candidiamo a rimboccarci le maniche dal 22 settembre in poi”.