Nei giorni scorsi, il candidato sindaco per il centrodestra Paolo Cavina ha indicato Corso e Viale Baccarini come area d’esempio per il degrado del centro urbano di Faenza. Alle dichiarazioni di Cavina replica oggi la lista civica Faenza Contemporanea, schierata a sostegno della candidatura di Massimo Isola nella coalizione di centrosinistra:
«Prima di tutto sono stupito e amareggiato dalla descrizione di “pietose” delle aree circostanti al MIC» afferma Leonardo Ricci, capolista di Faenza Contemporanea, per anni “animatore” proprio di viale Baccarini, al lavoro dietro al bancone del Clan Destino.
«Di fronte al museo si trova il locale Frankie Fiorentini, attività che da poco ha deciso di investire per espandersi negli spazi della adiacente ex concessionaria di moto Zinzani, i quali locali sono stati oggetto di un importante (e magnifico) intervento di ristrutturazione conservativo. Inglobato nella struttura del MIC, invece, da più di trent’anni c’è il Clan Destino, spesso ritratto nelle riviste di design, la quale facciata ad ottobre 2019 è stata “tela” per una pittura murale ad opera dell’artista Monica Grycko».
Nelle sue dichiarazioni, Cavina metteva il degrado in relazione all’arrivo di turisti dalla stazione dei treni
«Anche io trovo che l’aspetto della pulizia sia indubbiamente rilevante, ma che altri aspetti siano ben più essenziali. La sfida che la nostra città dovrà affrontare nei prossimi anni sarà quella di riuscire a “mettere in rete” le tante eccellenze locali e limitrofe per racchiuderle in un sistema organico che abbia un’anima ben definita che possa essere riconosciuta meritoria di una visita.
Fare dialogare gli chef della città con i produttori delle campagne, fare collaborare gli artisti con le strutture enogastronomiche della collina, collegare i nostri prodotti all’immagine delle eccellenze della città, per renderle più appetibili al mercato italiano e oltre; questo è il percorso che l’amministrazione uscente ha intrapreso anche grazie alle competenze specifiche di Massimo Isola, e che è vitale continuare a percorrere.
Su questa base è poi indispensabile continuare a lavorare per eventi di richiamo come lo sono attualmente Argillà, il Palio del Niballo, il MEI o il Maggio Faentino (solo per citarne alcuni) che animano la città nel corso dell’anno.
Io sostengo Massimo Isola anche perché penso che abbia la necessaria capacità per comprendere un settore complesso e interconnesso come quello turistico, per poterlo sviluppare al meglio senza banalizzarlo alla semplice necessità (sacrosanta) di erba tagliata o strade pulite. Da parte mia, se eletto, mi sforzerò per facilitare il più possibile questi contatti fra settori, soprattutto quelli che meglio conosco grazie alle mie esperienze professionali: la promozione enologica e i pubblici esercizi».