“A chi si candida a guidare il Paese chiediamo un patto di fiducia con i cittadini, le parti sociali, le categorie professionali e le imprese per realizzare, davvero, una fase nuova del Paese che garantisca: sviluppo, competitività, benessere economico, e coesione sociale. Al centro delle priorità di deputati e senatori chiediamo sia posto il lavoro. Inteso come: salvaguardia dell’occupazione esistente, creazione di nuova occupazione, riconversione professionale di chi è stato espulso dal mercato. Orientando le scelte di qualificazione del sistema produttivo, in stretto collegamento con serie politiche di approvigionamento ed autonomia delle fonti energetiche, l’ammodernamento delle reti infrastrutturali, telematiche e digitali, facilitando le procedure degli investimenti pubblici e privati in una logica di creazione di valore aggiunto per i territori”:
queste le premesse con cui Filippo Lo Giudice, segretario dell’Ugl Romagna, presenta le proposte programmatiche del sindacato ai candidati al parlamento in vista del voto del prossimo 25 settembre.
L’Ugl di Forlì-Cesena, Rimini e Ravenna chiedea tutte le forze politiche un impegno concreto per: avviare le condizioni migliori per favorire la ripresa economica (pur nella contingenza difficile del carovita, dell’aumento dei costi energetici e dei contraccolpi del conflitto in Ucraina); rafforzare il mercato lavoro; garantire sicurezza per cittadini e imprese potenziando i presidi delle forze dell’ordine; investire su politiche industriali e infrastrutturali per rilanciare davvero l’occupazione e tenere vive le imprese in difficoltà.
“Più nel dettaglio, chiediamo a chi si candida di: promuovere una autentica riforma della P.A., sburocratizzando la macchina amministrativa al fine di sbloccare i cantieri e consentire la messa a terra in tutti i territori delle opere pubbliche previste, incluse quelle del Pnrr. – aggiunge Lo Giudice -. Sono necessari incentivi, contributi e sgravi fiscali per sostenere le imprese che assumono giovani, donne, over 50 e disoccupati di lungo corso, riattivando il mercato del lavoro. Dobbiamo dire ‘basta’ alla politica dei bonus, dei sussidi a pioggia e delle ‘mancette’ elettorali”.
“Si deve modificare radicalmente, se non abolirlo del tutto così come lo conosciamo, il reddito di cittadinanza che non solo non ha abolito la povertà, come promesso da chi lo aveva sbandierato, ma si è rivelato un incentivo formidabile al lavoro nero e nelle sue modalità operative non ha mai funzionato, nemmeno in Romagna, perché i percettori, in maggioranza, non sono stati mai avviati ad attività lavorative vere e proprie o inseriti negli elenchi dei lavori socialmente utili per le comunità”: afferma il segretario dell’Ugl Romagna.
Il sindacato chiederà ai candidati alle elezioni di pronunciarsi in maniera “definitiva e inequivocabile” su queste proposte, così che li si possa “indicare all’opinione pubblica, stigmatizzandoli, se si dovessero rimangiare la parola data nel corso del mandato parlamentare”.
“Ai candidati chiederemo serietà, ed anche un impegno concreto in una battaglia che come Ugl territoriale stiamo conducendo: lavorare per rendere omogenee e trasversali le misure in area vasta. Rafforzare la Romagna dalle mire emiliane”: aggiunge Filippo Lo Giudice.
“Per noi la politica è una cosa seria e non sopportiamo giravolte sui temi, il tradimento delle promesse elettorali o il cambio di casacca in corso d’opera. Anche su queste cattive abitudini il nuovo parlamento dovrebbe legiferare”: conclude il segretario dell’Ugl Romagna.