“Correva l’anno 2022, e si correva in tutti i sensi per sistemare un’area camper a Marina di Ravenna. Il centro abitato e soprattutto il lungo mare erano stracolmi di camper che occupavano posti auto, anche ad uso campeggio, con esposizione di tavoli, sedie, stendini, ecc., tra il disappunto della cittadinanza. Quindi corsa alle multe (quale fu l’incasso del Comune?) e camperisti spaventati e allontanati, pur essendo una risorsa per il paese.
Viene individuata un’area nel parcheggio di via del Marchesato, è vero limitrofa al paese, ma neanche troppo. Si spende per adeguarla (senza sapere come, tanto più dovendo essere a pagamento) e si pensa di aver risolto il problema. Per risolvere i problemi ci vuole però volontà, che è mancata fin dall’inizio di questa storia. I camperisti cercano un’area dove sostare, e la scelta del Marchesato è anche adatta, in zona tranquilla, vicino al mare (per arrivarci c’è un chilometro), per di più già servita dal navetto, ma bisogna offrire dei servizi. Erogazione di acqua e luce, raccolta dei rifiuti, pulizia e sfalci d’erba frequenti dovrebbero essere il minimo.
Si è invece presentata un’area abbandonata a se stessa, molto sporca, senza alcun cestino per la raccolta dei rifiuti, con erba che a volte arriva al metro di altezza, senza acqua né corrente elettrica, per di più non custodita. Volevate anche essere pagati? Ma chi ci va in un posto così? E infatti, non c’è andato nessuno, o quasi.
Ora noi cittadini ci domandiamo. Che fine ha fatto quell’idea? Perché abbiamo buttato via dei soldi ed è sfumato tutto nel nulla? Perché due anni fa tante multe per cacciare i camperisti, mentre adesso ne siamo invasi, e qualsiasi tipo di parcheggio va bene? L’ invasione di camper si aggiunge al taglio massiccio di posti auto a seguito della nuova viabilità, altra nota dolente. Ma perché Marina di Ravenna non può avere un’area camper come si deve?
Il paese, come più o meno gli altri lidi, versa in condizioni di degrado evidenti. Strade e marciapiedi impraticabili, sporcizia, erba alta, ecc. E poi una viabilità pericolosa, come le piste ciclopedonali, soprattutto in paese e in prossimità di incroci. Fate piste separate per pedoni e ciclisti.
Perché l’amministrazione non si confronta coi cittadini sulle decisioni che devono essere assunte per una migliore gestione di tutto il paese? Tanti progetti e promesse fatti nel corso dei decenni, che saltano fuori tutti vicino alle elezioni, e poi tutto sparisce in una bolla di fumo, anzi nel degrado più assoluto.
Ora il governo di questa città ci regala, con le dimissioni del sindaco per andare in Regione, due anni di anticipo per le elezioni comunali: giugno 2025, anziché 2027. Fate qualcosa di buono almeno in articulo mortis.”
Elena Marin (vicepresidente del Consiglio territoriale del Mare)