70 mila euro di contributi evasi, attraverso un metodico e fraudolento meccanismo di trasferte mai avvenute e di rimborsi chilometrici mai fatti dai lavoratori.
Sono gli esiti di un articolato accertamento effettuato dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, all’interno di un complesso cantiere edile. Il sistema messo in atto, dai titolari dell’impresa che occupava i lavoratori, consisteva nel non riconoscere le ore di straordinario che facevano gli operai ed in sostituzione, di pagare ai lavoratori interessati importi a titolo di trasferta e di rimborsi chilometrici che sono esenti dalla contribuzione obbligatoria.
Tale meccanismo, oltre ad aggirare gli istituti del Contratto Collettivo Nazionale dell’Edilizia, consentiva all’impresa ispezionata di evadere gli obblighi contributivi nel periodo di attività del cantiere da ottobre 2023 ad aprile 2024. Gli ispettori hanno recuperato i contributi pari a 70 mila euro con l’applicazione delle dovute sanzioni a carico dei trasgressori