Garantire alle imprese edili la copertura dei costi effettivamente sostenuti, evitando allo stesso tempo possibili speculazioni, in un contesto tutt’ora caratterizzato da un aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali per l’edilizia. Per offrire a tutti gli operatori del settore – e ai cittadini – un punto di riferimento ufficiale.
La Giunta regionale ha approvato su proposta dell’assessora alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia, politiche abitative, Barbara Lori il “Prezziario dei lavori pubblici 2023”, lo strumento previsto dal Codice degli appalti attraverso il quale le Regioni aggiornano l’andamento dei prezzi del settore delle costruzioni.
Decine di migliaia di voci – dalle materie prime, agli impianti e alla strumentazione tecnica, ai diversi tipi di lavorazione, al costo della manodopera – aggiornate in base alla rilevazione degli andamenti di mercato. E che diventeranno per tutte le stazioni appaltanti pubbliche dell’Emilia-Romagna (dai Comuni alle Province alle Aziende sanitarie locali) la base su cui bandire le nuove gare, ma anche pagare le opere già realizzate nel corso del 2023.
Un lavoro frutto del confronto con tutti gli operatori del settore – dalle imprese agli ordini professionali, ai sindacati – riuniti nel “Tavolo di concertazione permanente” e realizzato sulla base delle rilevazioni di mercato compiute dalla società Dei Tipografia del Genio civile.
“Il nuovo Prezziario rappresenta la principale garanzia di congruità dei prezzi per quanto riguarda i lavori pubblici ed è riferimento fondamentale anche per gli appalti in ambito privato. Una sintesi tra le esigenze delle stazioni appaltanti e quelle delle imprese, per il buon funzionamento di un settore fondamentale, anche in relazione alle necessità legate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma caratterizzato ancora da importanti fluttuazioni -spiega l’assessora Lori –. Ma non dimentichiamo l’importanza che questo strumento ha anche per i singoli cittadini e per gli interventi di edilizia”
Le principali novità
Il nuovo prezziario sarà in vigore dal 3 aprile prossimo al 31 dicembre 2023, con possibilità di utilizzo transitorio fino al 30 giugno 2024.
Tra le voci che registrano gli aumenti più alti i laterizi, in crescita del 60-70%, gli isolanti con il polistirene (+20-40%), il poliuretano (+15-30%), la lana di roccia (25-40%) e la lana di vetro (70-80%). In controtendenza, con una diminuzione del 25%, l’acciaio e le reti elettrosaldate.
Il nuovo Prezziario amplia i materiali per le costruzioni che rispettano i requisiti di sostenibilità ambientale, risultando conformi ai cosiddetti CAM, i “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di interventi edilizi”.
Tra le novità anche l’inserimento dei prezzi relativi agli Impianti per le Tecnologie dell’informazione e telecomunicazione, un settore che riveste un ruolo sempre più importante.