E’ un no secco quello che arriva dal Segretario Provinciale di Confartigianato Tiziano Samorè allo sconto sulle fatture per gli interventi relativi all’ecobonus e al sismabonus, previsto dal Decreto Crescita.
La misura contestata da Confartigianato e approvata definitivamente dal Senato, prevede che i cittadini che effettuano lavori di riqualificazione energetica o antisismici, possano chiedere, in alternativa alla detrazione fiscale dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori. Sconto che l’impresa potrà farsi rimborsare dallo Stato tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque anni. Inoltre, l’impresa potrà scegliere di cedere il credito così acquisito ai suoi fornitori di beni e servizi. Non potrà invece cederlo a istituiti di credito e intermediari finanziari.
Per Samorè, questo meccanismo penalizza le tante imprese artigiane e piccole medie imprese del “sistema casa” presenti sul nostro territorio provinciale che in questi anni hanno visto più che dimezzati i loro ricavi, e che l’attuazione di questo provvedimento rischia di compromettere definitivamente la loro persistenza sul mercato.
La gravità dello sconto in fattura previsto nel Decreto Crescita, prosegue Samorè, è che premia i grandi a discapito dei piccoli. Si rischia infatti di creare una distorsione del mercato in cui soltanto i fornitori più strutturati e dotati di elevata capacità organizzativa e finanziaria potranno anticipare ai clienti la liquidità necessaria a ottenere lo sconto, e disporranno della capienza fiscale sufficiente per compensare il credito di imposta. Insomma un grandissimo regalo non necessario a favore dei grandi gruppi industriali e delle principali multiutility, oggi fortemente presenti nel mercato della fornitura di prodotti e nell’offerta di servizi relativa all’ecobonus.
Anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sollecitata da Confartigianato, in una sua pronuncia del 17 giugno 2019, ha evidenziato che lo sconto in fattura per i lavori relativi a ecobonus e sismabonus rischia di distorcere la concorrenza a danno dei piccoli imprenditori.
Un mese fa, Salvini e Di Maio sono intervenuti all’Assemblea Nazionale di Confartigianato dichiarando che si sarebbero impegnati per favorire la crescita dell’artigianato e della piccola e media impresa: “se questo è il risultato del loro impegno – conclude Samorè – meglio che i Vice Premier siano distratti da altri problemi e non si occupino della piccola impresa. E se questo Governo sta davvero dalla parte dei piccoli imprenditori, lo dimostri cambiando subito l’articolo 10 del Decreto Crescita’.