Il 3 dicembre, l’Istituto Comprensivo Faenza San Rocco ha celebrato la Giornata Internazionale della Disabilità, una ricorrenza importante per promuovere la consapevolezza e l’inclusione. Il tema scelto per quest’anno è stato “È normale essere differenti”, un invito a riflettere sulla bellezza della diversità e sull’importanza della gioia condivisa.

Al centro della giornata, un concetto profondo ma poco conosciuto: il Freudenfreude. Questa parola tedesca, che può essere tradotta come “gioia per i successi altrui”, racchiude un valore essenziale per la costruzione di relazioni autentiche e per il benessere collettivo.

Contrapposto al più noto Schadenfreude, il piacere che deriva dalle disgrazie altrui, il Freudenfreude è l’espressione più alta dell’empatia positiva. Significa essere sinceramente felici per le conquiste degli altri, un’attitudine che rafforza i legami e alimenta una comunità più coesa. Studi recenti dimostrano che praticare il Freudenfreude non solo migliora la qualità delle relazioni, ma ha effetti positivi anche sulla salute mentale, favorendo la resilienza e riducendo il senso di isolamento.

“La gioia per gli altri è contagiosa e crea benessere per tutti. È un piccolo esercizio quotidiano che fa la differenza,” spiega Monica Foschi, referente del progetto e docente dell’istituto.

L’iniziativa ha coinvolto studenti e insegnanti in una serie di attività pensate per esplorare e interiorizzare questo valore. Laboratori creativi, letture, discussioni e visione di film hanno permesso ai ragazzi di confrontarsi con il tema in modo coinvolgente. Un momento significativo è stata la creazione del “pannello della gioia”, dove ogni classe ha contribuito con disegni e messaggi positivi per celebrare i successi degli altri.

Gli studenti hanno anche avuto l’opportunità di mettere in pratica il Freudenfreude attraverso piccoli gesti quotidiani: condividere una parola gentile, riconoscere il merito di un compagno o semplicemente apprezzare il lavoro di squadra.

“Essere contenti per gli altri è una forma di felicità altruista che ci insegna a guardare oltre noi stessi,” sottolineano gli insegnanti di sostegno, parte attiva del progetto.

La giornata è stata anche un’occasione per riflettere sulla diversità, non come limite ma come risorsa. Accogliere le differenze, imparare a valorizzarle e celebrarle è il primo passo per costruire una società più inclusiva e solidale.

“Vogliamo che i nostri studenti capiscano che ognuno ha qualcosa di unico da offrire. La felicità condivisa è ciò che ci rende una comunità più forte,” aggiunge la Dirigente Scolastica, prof.ssa Maria Carmen Bandieramonte.

Il progetto “È normale essere differenti” non si è fermato al 3 dicembre. L’istituto ha invitato studenti, insegnanti e famiglie a portare avanti questo messaggio nella vita di tutti i giorni. Piccoli gesti come apprezzare i successi di un compagno o mostrare gratitudine per chi ci sta accanto possono creare un cambiamento profondo.

Questa celebrazione non è solo un evento simbolico, ma un percorso educativo che invita a coltivare l’empatia, la collaborazione e la felicità condivisa. Un messaggio semplice, ma potente, che ci ricorda che la diversità arricchisce e la gioia unisce.

In un tempo in cui le divisioni e la competizione sembrano dominare, l’Istituto Comprensivo Faenza San Rocco ha scelto di promuovere una visione diversa: una comunità che si costruisce sulla forza delle relazioni, sulla capacità di accogliere l’altro e sulla gioia autentica per ogni piccolo o grande successo.