Agricoltori preoccupati per la pressoché totale assenza di piogge autunnali, con le campagne assetate e le nuove semine a rischio.
A denunciare lo stato di grave siccità che sta vivendo il nostro territorio, confermato anche dalla situazione del fiume Po che alla stazione di Boretto (RE) fa rilevare un livello idrometrico di – 0,92 metri, con una perdita di 1,48 metri rispetto al medesimo periodo di un anno fa – è Coldiretti Ravenna. “Quello delle risorse idriche, alla luce anche dei cambiamenti climatici in atto – afferma il Direttore dell’Organizzazione, Assuero Zampini – è un tema centrale per l’agricoltura”.
Un tema quanto mai d’attualità e purtroppo, vista la siccità conclamata, fonte di preoccupazioni per gli imprenditori agricoli dell’intera provincia.
Nonostante il difficile momento che sta vivendo il Paese, l’auspicio di Coldiretti è che l’approvvigionamento idrico non finisca in secondo piano e resti in cima alle agende delle istituzioni: “Dato che proprio la pandemia globale ha evidenziato quanto sia indispensabile l’attività agricola – aggiunge il Presidente di Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte – è necessario mettere in atto, ad ogni livello, tutte le azioni utili alla tutela delle risorse idriche, sempre più strategiche per l’intero Paese perché, come è evidente, senza acqua non si può produrre cibo”. Coldiretti Ravenna, al riguardo, sta facendo e continuerà a fare la propria parte con particolare attenzione alla salvaguardia, miglioramento e sviluppo non solo delle infrastrutture a servizio del ‘sistema idrico, ma anche della qualità stessa dell’acqua che viene utilizzata in agricoltura per produrre il cibo che finisce sulle tavole di famiglie e consumatori.