Ultimi giorni per visitare negli spazi di palazzo Rasponi dalle Teste l’esposizione Dusciana Bravura: le metamorfosi degli oggetti e delle immagini, anteprima della IX Biennale del Mosaico contemporaneo nell’ autunno 2025 e dedicata all’artista in occasione dei suoi primi trenta anni di attività. La mostra, suddivisa nelle sei sale dello storico palazzo di piazza Kennedy, sarà visitabile fino a domenica 21 luglio con ingresso gratuito fino alle 20 di ogni giorno, dal martedì al venerdì, dalle 17 alle 20, sabato e domenica con orario 10-12 e 17-20.
La mostra Dusciana Bravura: le metamorfosi degli oggetti e delle immagini salutata da un ottimo riscontro di pubblico, è aperta da “Unicorno” dell’anno 2007 già presente nella Collezione di mosaici contemporanei del Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna, immagine guida dell’esposizione; mentre nelle sale centrali fanno capolino diverse grandi opere, con esplosioni di colore e di trame a formare un immaginario catalogo di forme archetipiche; oggetti di uso comune, rigorosamente in vetro o cristallo recuperati in chiave pop che vivono accanto ad elementi in cui l’artista manipola creazioni grafiche su stoffa dove si ergono le presenze di grandi figure femminili dimenticate o solo sfiorate dalla notorietà che Bravura ha voluto ricordare e far conoscere al grande pubblico. Nella sala video, una inedita narrazione visiva diretta da Dusciana Bravura viene introdotta dal racconto della monumentale opera Alchhemy, pietra miliare del percorso di questi anni di attività dell’artista veneziana di nascita, che ha iniziato giovanissima ad operare nel suo atelier-laboratorio ed oggi è considerata una delle maggiori protagoniste della stagione del mosaico contemporaneo.
La visita a palazzo Rasponi dalle Teste riserva anche un’altra sorpresa, ovvero Omaggio a Aldo Baldassari, un piccolo ma significativo momento espositivo in 10 quadri dipinti, dedicato a questo interessantissimo (e praticamente quasi sconosciuto) pittore. Si tratta di una ricerca per il progetto comunale Novecento rivelato, avviata dalla passione di Romano Segurini del Museo Sgurì di Savarna, che ha raccolto molte delle opere dell’artista, nato a Lugo nel 1918 e scomparso a Ravenna nel 1989. Baldassari è stato autore di una pittura solidamente ancorata ai paesaggi e alle atmosfere del territorio romagnolo, dopo essere stato allievo di maestri importanti come Luigi Varoli a Cotignola ed Ilario Rossi a Bologna.
Le iniziative sono promosse dall’assessorato alla Cultura e Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna. Info: IAT Ravenna 0544.35404 / www.mar.ra.it.