I finanzieri della Compagnia di Faenza, nei giorni scorsi, hanno denunciato un trentunenne albanese, residente a Faenza da oltre venti anni, per minacce nei confronti di un altro cittadino faentino, aggravate dal possesso di strumenti atti ad offendere e di un’arma giocattolo modificata.
La vittima delle minacce, impaurita, si era rivolta ai finanzieri temendo per la propria vita e per quella dei suoi familiari in quanto aveva intravisto un’arma addosso alla persona che lo aveva appena minacciato di morte a seguito di un alterco.
Le ricerche poste in essere nell’immediatezza hanno quindi consentito di identificare l’autore delle minacce e di intercettarlo per le strade di Faenza, a bordo della sua autovettura, all’interno della quale sono state rinvenute una pistola ad aria compressa priva del tappo rosso, identica nel modello ad una vera arma da sparo semiautomatica, ed una mazza da baseball, lunga circa 60 centimetri, occultata sotto il sedile del veicolo, oltre ad una modica quantità di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, mentre il responsabile è stato denunciato a piede libero alla locale Procura della Repubblica per i reati di minacce aggravate e di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Infatti, come stabilito dalla Corte di Cassazione, le minacce si intendono aggravate anche se si usa una pistola giocattolo, perché qualsiasi oggetto che abbia all’apparenza le caratteristiche intrinseche di un’arma provoca “un effetto intimidatorio più intenso”, mentre la stessa Suprema Corte ha ribadito più volte che costituisce reato portare al seguito senza alcun giustificato motivo uno strumento atto ad offendere come una mazza da baseball.
L’intervento in parola evidenzia la prontezza operativa e la professionalità delle pattuglie che presidiano il territorio non solo per la repressione dei traffici illeciti, ma anche per concorrere con le altre Forze di Polizia alla sicurezza dei cittadini.