Domenica 3 ottobre, presso la foce del Bevano, ha avuto luogo la seconda fase dell’iniziativa “Puliamo il mondo” di Legambiente che ha preso spunto dalla campagna mondiale “Clean up the world”, affiancata sempre dalla nostra Rete di associazioni per la tutela del fratino ravennate.
Dopo l’iniziativa precedente sul lato sud del Bevano (Lido di Classe), l’area costiera successiva interessata alla pulizia da plastica ed immondizia, è stata quella a nord. Un’area protetta e interdetta denominata “rossa”, compresa tra la sponda nord della foce del torrente Bevano e il Lido di Dante.
Numerosa la partecipazione con 50 volontari che dopo un breve “briefing” alle 09:30, muniti di guanti e sacchi, si sono divisi in squadre e zone di intervento. L’operazione ha prodotto complessivamente la raccolta di 50 sacchi di rifiuti (principalmente plastica), oltre a boe e numerose bottiglie di vetro.
Da sottolineare che la presenza di plastica sotto varie forme (soprattutto reti per l’insacco di mitili) è stata riscontrata in quantità inimmaginabili. Così come il fenomeno di subsidenza ed erosione, tale da creare dislivelli anche di un metro tra il fronte eroso e la linea di costa (battigia), ormai a ridosso della duna costiera e della pineta retrostante.
Tuttavia, nonostante il quadro scoraggiante, questo piccolo, residuo tratto di spiaggia allo stato naturale e dal sapore selvaggio, ci ha riservato una inaspettata sorpresa…. l’avvistamento di una splendida coppia di “Pittima minore”… un medio/piccolo trampoliere migratore, nidificante in area artica, ora in transito per le aree di svernamento comprese tra il sud del Mediterraneo e il Sudafrica. La “Pittima minore” è discretamente diffusa in tutto il mondo ed è un migratore a lungo raggio in grado di percorrere anche più di 11.000 km per completare una migrazione. La popolazione europea è però piuttosto limitata per diverse ragioni. La prima è stata la caccia intensiva che è stata praticata soprattutto negli anni 70/80… Annota Sandro Brina sul suo “Taccuino ornitologico della costa romagnola” in merito alla Salina di Cervia:
“- 22/09/72 avvistato un solo soggetto
– ottobre 73 avvistati 18 soggetti 14 vengono abbattuti.”
Oggi per fortuna la Pittima sia Minore che Reale sono state inserite dalla Commissione Europea tra le specie a conservazione sfavorevole e quindi protette.
La seconda ragione (forse più devastante e difficile da contenere) è l’incalzante antropizzazione dei territori naturali e la conseguente distruzione degli ambienti di nidificazione, per cui oggi la stima massima di coppie nidificanti nel Continente è di circa 9.000 coppie.
Per quanto riguarda la specifica presenza sulla costa ravennate, incluse saline, pialasse, acquitrini ecc., i rapporti di censimento sulla avifauna migratoria in Romagna, sia di ISPRA che della stessa Regione ER, confermano (per quanto in leggero incremento) esigui avvistamenti nella stagione di passo, limitati a piccolissimi gruppi o pochi individui per lo più aggregati alle popolazioni di altri limicoli comuni (Piovanelli, Corrieri, Pantane ecc ecc).
Ecco perché questo avvistamento “ravennate” è particolarmente significativo e sottolinea come sempre l’importanza di preservare le spiagge che si trovano ancora allo stato naturale. Questo non solo per garantire siti di riproduzione per altre specie minacciate d’estinzione come il Fratino e la Beccaccia di Mare, ma anche per offrire ambienti idonei e rifugio per le specie migratorie di passo in autunno e primavera.
Le zone protette dei Lidi di Dante, di Classe adiacenti al Bevano e la sua foce, hanno ancora tali caratteristiche e peculiarità che costituiscono un valore unico per la fauna, avifauna e la biodiversità generale, ma sopratutto un grande valore aggiunto per il territorio ed un turismo green, una risorsa che da noi, ma potremmo dire in Italia in generale.