Due intitolazioni a personalità che hanno lasciato il segno nella loro comunità, richieste entrambe dal basso. Via don Giuseppe Parmeggiani a Bizzuno e lo stradello Nara Staffa a Voltana hanno in comune la volontà dei rispettivi territori di intitolare un luogo a chi si ha operato a lungo per la propria collettività lasciando un segno indelebile.
Domenica 13 novembre a Bizzuno l’ex carrara della chiesa è diventata via don Giuseppe Parmeggiani con una cerimonia molto partecipata alla quale hanno partecipato il sindaco Davide Ranalli, l’assessore con delega alla Toponomastica Luigi Pezzi, la presidente della Consulta Simonetta Zalambani e il vicario della diocesi da Faenza-Modigliana mons. Michele Morandi. Don Parmeggiani fu parroco di Bizzuno per 27 anni, dal 1935 al 1962 e si adoperò in particolar modo, nel secondo dopoguerra, per la ricostruzione della chiesa, del campanile e dell’asilo. Morì in un incidente stradale nel 1962.
Lunedì 14 novembre è stato intitolato, accanto al polo scolastico di Voltana lo stradello Nara Staffa, in memoria della maestra del tempo pieno, vice presidente della Consulta e consigliera comunale dal 1995 al 20024 che è scomparsa nel 2012.
I bambini e i ragazzi delle scuole sono stati i protagonisti di questa cerimonia che ha visto la partecipazione dei familiari di Nara, il marito e le figlie. A tratteggiare la sua biografia sono state la presidente e la vicepresidente della Consulta dei ragazzi di Voltana, Emma Baroncini e Anna De Novellis. A intervallare i rappresentanti istituzionali -la presidente della Consulta Valeria Monti, l’assessore Pezzi e il sindaco Ranalli- sono stati i giovanissimi allievi dellla scuola musicale gestita dall’associazione Doremì a Cà Vecchia: Anna Sole Dalmonte, Aaron Cavallini e Ilaria Bovo.
“Le intitolazioni portano con sé un grande valore perché raccontano la storia di un territorio – ha spiegato l’assessore Pezzi – . Se don Parmeggiani è l’omaggio di una comunità a un parroco che ha rappresentato così tanto per Bizzuno, lo stradello per Nara Staffa si inserisce in un progetto più ampio che abbiamo portato avanti, quello di intitolare vie, strade e piazze a rilevanti personalità femminili a livello internazionale, italiano e locale, iniziando così a colmare un vuoto della toponomastica”.
“Queste due cerimonie, così sentite e partecipate ci dicono che la memoria dei luoghi si compie anche attraverso queste scelte amministrative – sottolinea il sindaco Davide Ranalli – . Sia don Parmeggiani che Nara Staffa sono ora ricordati proprio dove la loro azione è stata così incisiva e efficace”.