Ieri sono state intitolate due aree verdi del comune a altrettante personalità che hanno contribuito con la loro attività al benessere della comunità.
I familiari, il sindaco Davide Ranalli con gli assessori Luciano Tarozzi e Veronica Valmori, gli esponenti delle associazioni di categoria dell’artigianato – il presidente di Cna Nicola D’Ettorre e il vice presidente di Confartigianato Franco Poletti, il presidente del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale Antonio Vincenzi e la capo settore programmazione Paola Silvagni, hanno partecipato all’intitolazione dell’area verde, che coincide con la cassa di laminazione Bedazzo in via Copernico, all’ingegnere Alberto Dacome. “Ci è sembrato naturale che questa parte di città portasse il nome dell’ing. Dacome – ha spiegato il sindaco – , qui è stata realizzata un’opera che ha già dimostrato di essere utile alle aziende qui insediate. E’ un modo per rendere onore a una persona che ha fatto tanto per questa terra che amava e voleva difendere, nel rispetto dell’ambiente”.
L’area verde tra via Carlo Scarpa e via dei Bibiena porta adesso il nome di Nilde Guerra, originaria di San Potito, dichiarata “venerabile” da papa Benedetto XVI. Nilde aveva seguito la sua vocazione ma ha dovuto fare i conti con una malattia grave, nonostante il male è stata una grande benefattrice della propria comunità ed è scomparsa a meno di 30 anni nel 1949.
All’intitolazione ha partecipato il sindaco Ranalli con gli assessori Luigi Pezzi, Anna Giulia Gallegati e Luciano Tarozzi. Erano presenti i soci dell”Associazione Amici di Nilde, le Ancelle del Sacro Cuore, rappresentanti delle Consulte di Lugo nord e San Potito oltre a don Renzo Tarlazzi, vice-postulatore che ha seguito il processo di canonizzazione di Nilde e don Marco Farolfi, parroco di San Potito e rappresentanti dell’Azione Cattolica.
Per l’assessore Pezzi: “Il bene che Nilde ha voluto alla sua comunità si riflette tutt’oggi anche al di fuori del nostro territorio. La grande partecipazione che abbiamo visto a questa iniziativa è il segno netto di quanto la sua vita sia ancora per tanti una luce da seguire e da trasmettere”.