“Pur nella carenza della individuazione di un medico di Medicina Generale, a copertura dei posti vacanti nel territorio dei Comuni di Modigliana e Tredozio, riteniamo importante la soluzione temporanea indicata dalla Ausl per la apertura di un ambulatorio di assistenza primaria nella Valle del Tramazzo” sottolineano i Sindaci di Tredozio e Modigliana, Simona Vietina e Jader Dardi.
“Non è la soluzione attesa e necessaria per dare completezza assistenziale ai tanti cittadini ancora privi della scelta del medico di base, ma rappresenta una risposta qualificata nella fase in cui chiediamo alla AUSL, di procedere nella ricerca indispensabile ad individuare una soluzione di prospettiva per i nostri territor”i.
Da giovedì 21 ottobre 2021 nella Valle del Tramazzo l’Ausl Romagna ha attivato 2 ambulatori di Assistenza Primaria a favore dei residenti nei Comuni di Tredozio e Modigliana che ad oggi, non hanno la possibilità di scegliere un Medico di Medicina Generale all’interno del Nucleo delle Cure Primarie del Tramazzo, a causa della carenza di personale medico disponibile.
Gli ambulatori saranno aperti nei giorni di martedì e giovedì, a Modigliana dalle ore 11:00 alle ore 13:00, a Tredozio dalle ore 9:00 alle ore 10:45.
L’ambulatorio medico garantirà ai cittadini le principali attività svolte dal Medico di Medicina Generale (visita, prescrizione farmaci ed accertamenti specialistici e diagnostici, certificazioni di malattia, e altro).
Si tratta di una prima risposta alle criticità da mesi note nei Comuni di Modigliana e Tredozio.
“È però opportuno creare le condizioni affinché attraverso i necessari provvedimenti di legge, si permetta l’accesso alla professione del Medico di Base ai Medici laureati e abilitati, affinché possano essere inseriti nel Servizio Sanitario Nazionale, una modifica che ci auguriamo trovi il necessario sostegno in sede parlamentare” continuano i due sindaci.
Una problematica in merito alla quale Simona Vietina, nel suo ruolo di parlamentare, ha sollecitato il Ministro nel ricercare immediate soluzioni ad un problema di elevata portata, suggerendo anche l’applicazione di incentivi per l’accettazione di zone carenti e disagiate e la temporanea eliminazione del numero chiuso alla facoltà di medicina e alle specializzazioni.
“Una decisione che deve coinvolgere Governo, Regioni, Ordini dei Medici, superando rendite di posizione che rischiano di penalizzare i territori marginali e di non favorire lo sviluppo della sanità di territorio, che deve potere contare sulla presenza e sulle competenze dei medici di base.
Per questo rinnoviamo la richiesta all’AUSL ROMAGNA, di procedere nella ricerca per la copertura del posto vacante e ci rendiamo disponibili alla più ampia collaborazione per trovare soluzioni, che diano risposte e sostegno alle Nostre Comunità” affermano i sindaci.