Il consumo di droghe, soprattutto tra le fasce giovanili della popolazione, non registra sensibili cenni di diminuzione, nonostante la crisi connessa con la situazione pandemica in atto.
Al fine di frenare l’odioso fenomeno dello smercio di stupefacenti, numerosi sono i servizi messi in atto dai Carabinieri di Ravenna sul tutto il territorio provinciale, specie nelle zone notoriamente frequentate da soggetti “conosciuti nell’ambiente”.
Al riguardo, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo hanno arrestato a Fusignano (RA) due stranieri di origini magrebine, un 34enne ed un 32enne, già conosciuti alle Forze dell’Ordine e denunciato in stato di libertà una donna italiana di 50anni, ritenuti responsabili in concorso e a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente, nonché di materiale vario atto al confezionamento.
In particolare, i due stranieri sono stati osservati alcuni giorni dai militari dopo aver destato sospetti per i loro movimenti in zona – nonostante le restrizioni imposte dai DPCM in atto per la situazione sanitaria da Covid-19 – fin quando, sottoposti a controllo in tarda serata sono stati trovati con addosso alcune dosi di droga.
La successiva perquisizione effettuata nell’abitazione della donna, insistente nel territorio della limitrofa provincia di Bologna, che era stata individuata a seguito delle frequentazioni dei due, ha permesso di rinvenire circa 6 chilogrammi di “marijuana” e mezzo chilo di “hashish”, oltre a un bilancino e materiale idoneo per il confezionamento in dosi della sostanza.
I due stranieri arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, sono stati tradotti nel carcere felsineo. L’arresto è stato convalidato ed ai due sono state applicate misure cautelari.
La posizione della donna, ritenuta meno grave, sarà vagliata in altro procedimento penale.