Due suggestivi appuntamenti musicali nell’arco di poche ore – fra la notte di domani, venerdì 12 agosto, e l’alba di sabato 13 – all’interno del cartellone “Le stelle di Galla Placidia”, organizzata dall’Ensemble Mariani.
Si tratta, nello specifico, dei due eventi che concludono le rassegne dei “Concerti al plenilunio” e dei “Concerti all’alba”, che si svolgono in riva al mare e completano il programma “principale” di piazza San Francesco.
Domani sera, venerdì 12 alle 22, al bagno Adriatico di Casalborsetti, i “Concerti al plenilunio” si chiudono con il “Tango in spiaggia” con Fancelli Quartet, in collaborazione con il Planetario di Ravenna e A.R.A.R.
Tango: musica, danza, passione? Arte. Il tango ha ormai conquistato il favore delle masse: imperversano scuole di tango, si moltiplicano festival e milonghe tra miradas e adornos, appassionati musicalizadores propongono argentine rarità, persino il marketing televisivo ha enfatizzato prodotti grazie ad esuberanti bandoneon. Moda passeggera? Abitudine trendy? Diversivo per single? Banalizzazione collettiva? Le origini del tango ci riportano lontano, alla crudezza e alla tristezza di un bordello dove uomini esasperati hanno cercato la bellezza la passione l’intensità. Una passione reale, cruda, forte. La diffusione del tango lo sottopone al giudizio insindacabile e al gusto di coloro che lo frequentano e se ne cibano nel tempo libero, personalizzando l’improvvisazione che lo caratterizza o cristallizzando la danza in forme intoccabili, in figure musicali già sentite, in passi accettati dal protocollo. O la passione vera, quella che fa sudare e faticare alla ricerca della perfezione…. La formazione “Fancelli”, i cui elementi vantano ricchissime esperienze in ambito musicale prevalentemente classico, ha da sempre inteso valorizzare il patrimonio artistico del tango argentino, universalmente riconosciuto per la sua incontestabile bellezza. Espressione artistica, il tango, che in poco più di cento anni di vita ha personificato sentimenti forti – nostalgia, rancore, passione, rabbia – grazie al ritmo intriso di mediterraneità, alla dolce severità della sua eleganza, alla romantica intimità della sua danza.
Alle 6 del mattino di sabato 13, al bagno Milano di Lido di Savio, si chiudono invece i “Concerti all’alba”, con il Quartetto Eos in “Classica, ma non troppo…”.
Il Quartetto Eos propone un concerto dal titolo quanto mai insolito che lascia intendere fin da subito che si tratta di una sorta di divertimento, di un gioco in cui strumenti classici come il violino, il flauto, la viola ed il violoncello interpretano i classici del rock degli ultimi anni. Lo spettacolo inizia in maniera piuttosto abbottonata e quasi per ingraziarsi gli Dei della musica classica, eseguendo alcune rivisitazioni di capisaldi del repertorio tra cui un suggestivo medley sulle musiche di J.S.Bach secondo la versione di Jan Anderson dei Jethro Tull. Improvvisamente tutto prende un’altra piega e ci troveremo ad ascoltare “Sweet Child of Mine” dei Guns’n Roses, “Smoke on the Water” dei Deep Purple, alcuni capolavori dei Queen come “Bohemien Rapsody”, “Eleanor Rigby” dei Beatles, fino ai Muse e ai Radiohead; immancabili alcuni omaggi tra cui quelli ad Ennio Morricone, Astor Piazzolla e Franco Battiato. L’eclettico programma si concluderà con le musiche dei Led Zeppelin con l’intramontabile “Stairway to Heaven” e “Kashmir”.
Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.