Nella seconda settimana di giugno la Casa delle Donne di Ravennapropone due incontri serali nel suo giardino estivo, il Fem Garden di via Rocca ai Fossi 120: uno di confronto sulla condizione femminile e la salute delle donne in Afghanistan e l’altro di natura più letteraria, con la scrittirce Elvira Mujčić e il suo romanzo “La buona condotta”.
Si cominci giovedì 13 giugno alle 21, con la responsabile della divisione pediatrica di Emergency, Manuela Valenti.
Nel 2003 EMERGENCY apre il Centro di maternità di Anabah, nella Valle del Panshir, nel nord dell’Afghanistan.
Èl’unica struttura specializzata e completamente gratuita in un’area molto vasta, abitata da almeno 250.000 persone, che offre assistenza ginecologica, ostetrica e neonatale, un servizio di assistenza prenatale che permette di monitorare le gravidanze e curare tempestivamente eventuali patologie.
Nel 2023 non solo sono stati fatti oltre 4.000 parti sicuri e oltre 17.000 visite ma è diventato un polo formativo per il personale afgano composto da sole donne che lavorando ogni giorno a contatto con il personale internazionale. Una vera e propria rivoluzione nel superamento dei modelli tradizionali.
Evento organizzato da Emergency in collaborazione con Casa delle Donne.
Sabato 15 giugno, sempre alle 21, l’appuntamento è con Elvira Mujčić e il suo libro “La buona condotta”. Dialogherà con l’autrice Raffaella Radi.
IL LIBRO
All’indomani dell’indipendenza del Kosovo, in un piccolo paese sul confine si tengono le elezioni per il sindaco. Gli albanesi sono 1362, i serbi 1177. Cosa accade se a essere eletto è un serbo che vuole andare d’accordo con gli albanesi? Succede che a Belgrado non va per niente bene, e mandano un nuovo sindaco che continui a soffiare sul fuoco della rivalità etnica. Il suo arrivo non porta solo scompiglio politico, ma stravolge le vite dei protagonisti. Quella di Miroslav, il sindaco eletto, forse nato nell’angolo sbagliato del pianeta, visto che detesta i toni accesi ed è terrorizzato dai conflitti. Quella di Nebojša, spedito dalla capitale per fare l’antagonista obbediente e salvarsi da un passato pieno di ombre, e che invece fa deflagrare gli ingranaggi di un sistema assurdo. Quella di Ludmila, la ragazza che credeva nell’amore e per questo era stata considerata pazza, Ludmila che si difende dalla realtà mandando a memoria le vite degli altri e inventando filastrocche. A partire da un fatto realmente accaduto, Elvira Mujcić dà vita a una storia emozionante dove i personaggi combattono per sfuggire il destino che la Storia, la politica o i benpensanti disegnano per loro. Il passato recente, la guerra mai capita e mal conclusa, i rancori e le manipolazioni pesano su di loro, che però lottano per rimanere fedeli a sé stessi. Mostrandoci così che un futuro migliore può sempre sorgere anche nelle condizioni più avverse, grazie a singoli uomini e donne, a dispetto dei governi.
L’AUTRICE
Elvira Mujčić, scrittrice e traduttrice, ènata nel 1980 in una piccola località della Serbia e si è trasferita quasi subito con la famiglia in Bosnia, a Srebrenica. Da lì è fuggita nel 1992 a causa della guerra, rifugiandosi prima in Croazia e poi in Italia. Si è laureata nel 2004 in Lingue e letterature straniere e ora vive a Roma, dove si occupa di scrittura e traduzione. L’autrice si divide tra Italia e Balcani e nei suoi romanzi si riflette la pesante eredità che quel conflitto ha lasciato.
Hapubblicato i libri Al di là del caos,E se Fuad avesse avuto la dinamite?,Sarajevo: la storia di un piccolo tradimentoe La lingua di Anaper Infinito edizioni.