Quarantasette anni dopo l’impresa della squadra capitanata da Nicola Pietrangeli in Cile, Sinner e compagni hanno riportato la Coppa Davis in Italia. Un successo che ha scatenato un enorme interesse attorno al tennis e che potrebbe trascinare e rafforzare il movimento di base, incrementando il numero dei praticanti. Negli anni Settanta, grazie al successo in Coppa Davis e le prestigiose vittorie di Adriano Panatta agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros, il tennis in Italia svestì l’abito di sport per pochi e divenne un fenomeno di massa. Anche a Faenza, in quel periodo, molti bambini chiesero ai genitori di avere una racchetta in regalo. Nei successivi anni Ottanta e Novanta il Tennis Club Faenza produsse una serie straordinaria di grandi giocatori, come Andrea Gaudenzi, Raffaella Reggi, Flora Perfetti, Gianluca Rinaldini, Federico Gaio e Francesca Bentivoglio. Oggi il circolo di via Medaglie d’Oro continua a lavorare con pazienza, programmazione e professionalità sul proprio vivaio.

Ne parliamo con il presidente del circolo, l’avvocato Andrea Ciani.

Le iscrizioni alla Scuola Tennis, riservata ai bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, hanno raggiunto il numero massimo di posti disponibili?

Le scuole tennis della nostra città hanno sempre registrato un numero di iscritti molto elevato: attualmente la Scuola di Avviamento al Tennis conta circa 150 allievi, mentre i corsi dedicati agli agonisti, che nell’attuale situazione di “mercato” richiedono alte professionalità e servizi sempre più ampi (accompagnamenti, mental coaching, preparatore atletico), annoverano circa 55 atleti.

 

Per cavalcare l’onda di questa popolarità del tennis, ci sarebbero margini per incrementare ulteriormente i numeri della Scuola Tennis?

C’è senz’altro da attendersi che l’entusiasmo provocato dai risultati raggiunti da Sinner e compagni porterà ad un maggiore interesse per la pratica del tennis. Il Circolo si attrezzerà senz’altro per dare la possibilità a tutti i ragazzi interessati di cimentarsi in questo sport. Chissà che, facendo un buon lavoro con gli allievi più piccoli, si possa sperare di “sfornare” qualche altro campione.

Si sta registrando anche un aumento dei praticanti amatoriali, gli adulti che giocano a tennis per puro divertimento?

In realtà il numero di praticanti nel settore amatoriale è già in aumento da qualche anno. Quest’anno presso il nostro Circolo hanno giocato, fra soci e frequentanti saltuari, oltre mille praticanti. L’eccellente lavoro svolto dalla Federazione ha portato ottimi risultati in quest’ambito e ci attendiamo un’ulteriore diffusione della passione per questo sport alla isluce dei recenti exploit.

Gli attuali nove campi da tennis, ai quali vanno aggiunti i due campi da padel, rappresentano un limite rispetto alle richieste attuali di soci e frequentatori?

Attualmente il Circolo ha sette campi in terra rossa e due in erba sintetica, che sono utilizzati in modo promiscuo per tennis e calcetto, oltre ai due campi da padel. Sappiamo che gli spazi sono limitati e quindi ci siamo impegnati per cercare di sfruttare al meglio i campi esistenti: se si dovesse assistere ad un aumento del numero dei praticanti, dovremmo senz’altro fare un ulteriore sforzo per impiegare in modo ancora più intensivo gli spazi di cui disponiamo, ma ne saremmo felici.