La consigliera del Partito Democratico Fiorenza Campidelli ha presentato un’interrogazione che verrà discussa martedì in consiglio comunale sull’opportunità di recepire, come altri Comuni hanno fatto, la legge 112/2016 “Dopo di noi”.
La legge è stata approvata nel 2016 allo scopo di introdurre strumenti pubblici e privati che favoriscano il benessere, l’inclusione sociale, l’autonomia e l’assistenza delle persone affette da disabilità grave. Con questa legge, quindi, si attua una progressiva presa in carico del disabile già durante l’esistenza in vita dei genitori e nel pieno rispetto della sua volontà.
«Se in una famiglia – scrive Fiorenza Campidelli – c’è un figlio affetto da una disabilità grave, man mano che il figlio cresce ci si domanda chi se ne prenderà cura un domani quando i genitori non ci saranno più. La legge sul “Dopo di noi”, ha appunto lo scopo di favorire l’inclusione sociale e l’autonomia dei disabili nel momento in cui si verifica la scomparsa dei genitori o dei familiari più prossimi.
Per sostenere e tutelare le persone affette da disabilità grave è stato istituito un fondo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, finalizzato ad adottare programmi di supporto per le soluzioni abitative e per sviluppare abilità e competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento dell’autonomia e dell’indipendenza. Per accedere al fondo è necessario aderire a uno dei progetti attivi a livello regionale che individui gli specifici sostegni, a partire dalle prestazioni sanitarie e sociali.
Sono previsti poi strumenti privati che consistono nel destinare il patrimonio o singoli beni alla cura e all’assistenza del disabile grave; come ad esempio il trust. Il trust, parola inglese che significa fiducia, è uno strumento con il quale il titolare di beni o diritti li separa dal suo patrimonio e li trasferisce ad una persona fisica o giuridica affinché li amministri nell’interesse di un beneficiario o per un fine specifico. Può essere istituito con testamento o con atto pubblico e dura fino alla morte della persona con disabilità grave. In tal modo viene salvaguardato il patrimonio da utilizzare per il figlio disabile in quanto si crea un vincolo di destinazione sui beni conferiti che non potranno essere aggrediti dai creditori personali del disponente.
Per questi strumenti privati, la legge prevede l’esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni e altre agevolazioni fiscali, a condizione che siano finalizzati esclusivamente a realizzare l’inclusione sociale, la cura e l’assistenza dei disabili gravi. La legge sul “Dopo di noi” prevede che, in caso di conferimento di immobili e di diritti reali sugli stessi nei trust ovvero di loro destinazione ai fondi speciali, i comuni possono stabilire, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, aliquote ridotte, franchigie o esenzioni ai fini dell’imposta municipale propria per i soggetti passivi.
Chiediamo quindi al Sindaco e alla Giunta che anche il Comune di Ravenna istituisca aliquote ridotte, franchigie o esenzioni sull’imposta municipale per i beni conferiti in trust o destinati a fondi speciali istituiti a favore di persone con disabilità grave, così come prevede la legge nazionale.»