Programmazione, autosufficienza, sicurezza e qualità. Sono questi i punti chiave della nuova convenzione triennale sottoscritta nei giorni scorsi tra Azienda USL della Romagna e Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue operanti in Romagna. Il documento è stato firmato dall’Ausl, rappresentata dal direttore dell’unità operativa Piattaforma Amministrativa Forlì-Cesena Daniela Montanari, dal Presidente A.D.V.S. di Ravenna ODV – federata FIDAS Monica Dragoni, dal Presidente Avis Cesena ODV Fausto Aguzzoni, dal Presidente Avis Forlì ODV Valdemaro Flamini, dal Presidente Avis provinciale di Ravenna ODV Marco Bellenghi, dal Presidente Avis provinciale di Rimini ODV Claudio Baschetti.
“Una convenzione – spiegano i firmatari – che rafforza il Sistema Sangue Romagna e costituisce un ulteriore punto qualificante della lunga collaborazione tra tutti gli attori coinvolti che ha promosso un processo culturale e professionale volto alla presa di coscienza della necessità di garantire elevati livelli di sicurezza e di qualità per l’intero sistema”.
“E’ un accordo importante – afferma il direttore generale dell’Ausl Romagna Marcello Tonini – che conferma il ruolo e l’importanza del volontariato, quale parte volenterosa della nostra società civile, in uno dei settori fondamentali per il funzionamento dei servizi sanitari. La sfida è migliorare sempre, con il contributo di tutti”.
Il sistema sangue del territorio dell’AUSL Romagna dispone di 29 punti di raccolta, 27 di questi fanno parte di quattro unità di Raccolta Avis (UdR), con Cesena e Rimini, di nuova costituzione che si affiancano alle preesistenti UdR di Forlì e Ravenna. Tutti i punti di raccolta operano in maniera coordinata in rete, condividendo obiettivi comuni quali calendario di raccolta annuale unico, modalità operative approvate in sede di Comitato Programma Sangue e Plasma dell’Azienda USL della Romagna e le stesse strumentazioni e dispositivi forniti dall’AUSL.
Gli accordi tra Ausl e associazioni di donatori permettono di garantire, mediante una assidua attività di programmazione, livelli di autosufficienza locali di sangue ed emocomponenti, raggiunti attraverso la donazione volontaria, non remunerata, periodica e responsabile. Il nuovo accordo insiste già su una realtà costituita da 31.744 donatori periodici e 4.483 donatori alla prima donazione, che nel corso del 2018 hanno effettuato 54.820 donazioni di sangue intero, e 71.258 donazioni se si comprendono anche quelle in aferesi. Le unità di globuli rossi utilizzate in Romagna sono state invece 46.083. Il sistema sangue del territorio della AUSL Romagna contribuisce all’autosufficienza regionale e nazionale mediamente con oltre 6.000 unità di emazie/anno in media.
Un aspetto rilevante della nuova convenzione è la promozione e tutela della salute dei donatori nonché una intensa attività delle Associazioni e Federazioni dei donatori rivolta ad incrementare il numero di nuovi donatori. Si dà inoltre risalto all’aumento della modalità di donazione su prenotazione per garantire il rispetto del fabbisogno settimanale di unità trasfusionali. Infine con il nuovo accordo, le Associazioni e Federazioni dei donatori incrementano il sistema di gestione della qualità al fine di garantire l’applicazione dei requisiti previsti dalle normative e mettono in atto azioni per aderire agli standard di qualità, recependo le indicazioni e le procedure dell’AUSL Romagna in particolare per quanto riguarda la formazione e il mantenimento delle competenze del personale addetto alla raccolta.