La polizia locale di Ravenna ha ricevuto ripetute segnalazioni sui comportamenti aggressivi di un pitbull, mal gestito o incustodito, e si presume anche maltrattato, dal suo proprietario, assai noto alle forze dell’ordine. Le ha effettuate la persona proprietaria di un altro cane, di media taglia, che ha subìto e subisce questi attacchi, preoccupata che, oltre al suo o ad altri cani, possano essere aggredite anche persone non in grado di difendersi. I fatti sono avvenuti nella vasta zona del Consiglio territoriale Centro urbano che da via Vicoli arriva a via Codronchi, specialmente nei pressi dei parchi pubblici, molto frequentati da bambini e da anziani non in grado di difendersi. Di qui gli allarmi di diverse famiglie posti a conoscenza di Lista per Ravenna.
Gli episodi oggetto di puntuali e formali notifiche alle varie forze dell’ordine sono avvenuti come segue:
- il 2 giugno 2017 nei pressi del parco in fondo a via Vicoli, col molossoide senza guinzaglio e a distanza dal proprietario, il quale ha poi ha reagito con virulenza alle rimostranze;
- il 14 luglio 2017 all’inizio di via Vicoli, col cane in libera uscita da un cortile condominiale e il proprietario sceso in strada alle urla dei presenti, successivamente identificato dalle forze dell’ordine;
- il 24 ottobre 2019 all’altezza del parco retrostante il discount di via Lercaro, sempre col cane senza guinzaglio: in questa occasione è stato informato anche l’ufficio comunale Diritti degli animali.
L’ordinanza emessa il 6 agosto 2013 dal Ministro della Salute per la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, ha disposto che il proprietario e il detentore di un cane utilizzino sempre, durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, il guinzaglio di misura non superiore a m 1,50, portando con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o dietro richiesta delle autorità competenti. Inoltre, ha istituito percorsi formativi, col rilascio di un patentino, per i proprietari di cani, organizzati dai Comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, il cui responsabile scientifico è scelto tra i medici veterinari esperti in comportamento animale. “A seguito di episodi di morsicatura, di aggressione o sulla base di altri criteri di rischio – è scritto nell’ordinanza – i Comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono quali proprietari di cani hanno l’obbligo, a loro carico, di svolgere i percorsi formativi”.Il caso e i nominativi in causa sono ben conosciuti, nel Comune di Ravenna, dalla polizia locale e dall’ufficio Diritti degli animali, da ultimo tramite le mail loro indirizzate il 24 ottobre scorso, rispettivamente alle ore 23:25 e 23: 28, dalla persona il cui cane è vittima delle ripetute aggressioni.
Rivolgo perciò al presidente del Consiglio territoriale Centro urbano la presente istanza, affinché, a norma dell’art. 45 del regolamento di tali Consigli, consulti formalmente gli uffici e/o gli organi dell’Amministrazione comunale aventi competenza nella materia in questione affinché:
- da un lato, sia imposto al proprietario del pitbull aggressore di svolgere i dovuti percorsi informativi, o altrimenti l’animale gli sia sottratto;
- dall’altro, si vigili sui suoi comportamenti, affinché, violando l’art. 18 comma 4 del regolamento comunale per il benessere degli animali (“nelle vie o in altri luoghi aperti al pubblico, è obbligatoria la conduzione dei cani al guinzaglio…nei pubblici esercizi e sui mezzi di trasporto pubblico devono essere condotti con guinzaglio e museruola”), gli siano imposte le prescritte sanzioni.