Il 25 agosto del 1944, all’allora Ponte degli Allocchi oggi Ponte dei Martiri, furono uccisi dodici partigiani e patrioti. Per rappresaglia furono fucilati Augusto Graziani, Domenico Di Janni, Michele Pascoli, Raniero Ranieri, Aristodemo Sangiorgi, Valsano Sirilli, Edmondo Toschi, Giordano Valicelli, Pietro Zotti, Mario Montanari, mentre furono impiccati Umberto Ricci e Natalina Vacchi. Al primo fu conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare e alla seconda la Medaglia di Bronzo.
Il 18 agosto, proprio Ricci fu arrestato per aver ucciso il brigatista nero Leonida Bedeschi detto “Cattiveria”. La risposta dei vertici della Brigata Nera “Ettore Muti” fu feroce: prelevare dalle carceri antifascisti arrestati in precedenza per essere giustiziati. In quel luogo, all’incrocio fra via Nullo Baldini, via Piave e via Mura di Porta Gaza, dal 1980 c’è il complesso monumentale “Ponte dei Martiri – omaggio alla Resistenza a Ravenna”, realizzato dallo scultore Giò Pomodoro.
Nel 75° anniversario dell’eccidio si svolgerà una cerimonia commemorativa per ricordare quella che storicamente è definita la strage del Ponte degli Allocchi e tramandare alle giovani generazioni gli ideali di libertà e democrazia di quegli uomini e di quelle donne che vissero la Resistenza.
Il programma di domenica 25 agosto prevede, alle 17.30 in piazza Garibaldi, la deposizione di corone alla lapide dedicata a don Giovanni Minzoni ucciso il 23 agosto del 1923 da due squadristi mentre rientrava in canonica. Il corteo, prima di giungere al Ponte dei Martiri, farà una sosta, alle 17.45 in piazza Caduti della Libertà nell’atrio della scuola media Guido Novello, per l’omaggio ai busti in bronzo di Mario Pasi, Primo Sarti e Agamennone Vecchi insigniti della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Il ravennate Mario Pasi, medico, militare e partigiano, fu impiccato al Bosco delle Castagne, sulle colline sopra Belluno, il 10 marzo 1945, quale rappresaglia per l’uccisione di tre soldati tedeschi; Primo Sarti, anch’egli ravennate, tenente di vascello, fu ucciso il 10 aprile 1944, nel mar Tirreno, a bordo del Mas 505, durante un ammutinamento di marinai fascisti. Agamennone Vecchi, nato a Cremona, capitano del 2° battaglione del 28° reggimento di fanteria di stanza a Ravenna, fu ucciso il 16 agosto 1916 sul Podgora (Gorizia).
L’arrivo del corteo al Ponte dei Martiri è previsto alle 18 dove si svolgerà la performance “Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro” a cura di Anita Guardigli dell’associazione Asja Lacis e di Lanfranco “Moder” Vicari del Cisim – Lato Oscuro della Costa, con la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi del progetto Lavori in Comune – assessorato al Decentramento. Seguiranno la deposizione di corone al monumento dei Martiri e l’intervento del sindaco Michele de Pascale. Al termine ci sarà l’esibizione della Banda Musicale cittadina. In occasione della cerimonia sarà distribuito l’opuscolo “Libertà di stampa. I tipografi del Ponte degli Allocchi” realizzato dalle ragazze e dai ragazzi di Lavori in Comune, a cura di Laura Orlandini – Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia.
In caso di maltempo la cerimonia sarà rimandata a data da destinarsi.
“Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro”
La performance, con la quale da alcuni anni si desidera ricordare l’avvenimento e diffonderne la conoscenza in particolare tra i più giovani, parte proprio da loro attraverso l’utilizzo di nuovi linguaggi per tramandare gli ideali che contrastarono il fascismo.
“Sono passati tanti anni dalla Resistenza ed è difficile trasmetterne la memoria – commentano gli artisti –. Oggi per mantenere un legame tra il passato e il presente è necessario usare nuovi linguaggi che coinvolgano maggiormente i giovani, altrimenti in gran parte distanti delle vicende drammatiche che hanno coinvolto i luoghi in cui vivono. E sono i luoghi, con la loro tangibilità fisica, oltre e forse più delle sole parole ad essere evocativi di per sé di quanto è accaduto, delle donne e degli uomini che li hanno vissuti tragicamente, degli ideali che li hanno animati. A tal fine si sono cercate nuove strade per proporre un evento a ricordo della strage del Ponte degli Allocchi che coinvolga i giovani nella conoscenza di vicende storiche che si andranno a raccontare e a cantare. I ragazzi e le ragazze di Lavori in Comune si cimenteranno in letture di brani e poesie attinenti ai fatti che hanno portato all’eccidio e poi utilizzeranno il linguaggio del rap, una moderna e forte forma di espressione musicale molto apprezzata dai giovani, che potrà anche apparire straniante per il luogo e la circostanza, ma che potrà consentire di costruire un ponte fra quegli eventi e il mondo giovanile contemporaneo”.
In scena saranno presenti Anita Guardigli e Lanfranco Moder Vicari, conduttori e tutor dei 15 ragazzi e ragazze partecipanti ai laboratori inseriti nel programma del progetto Lavori in Comune 2019 (“le magliette gialle”) proprio in funzione della predisposizione dell’evento in ricordo della strage del Ponte degli Allocchi.