Domenica si celebrerà la “Giornata mondiale delle Vittime della Strada, istituita dall’Onu nel 2005 e in Italia nel 2017 per dare “giusto riconoscimento per le vittime della strada e per le loro famiglie e al contempo rendere omaggio ai componenti delle squadre di emergenza, agli operatori di polizia e ai sanitari che quotidianamente si occupano delle conseguenze traumatiche della morte e delle lesioni sulla strada”.

I dati provvisori del 2021 evidenziano che la lenta ripresa della mobilità sta mettendo in luce un aspetto incontrovertibile: la comparsa della pandemia ha incancrenito, contribuendo addirittura ad accrescere, il problema dei comportamenti non consoni sulla strada.

“Le criticità sociali e lavorative hanno aumentato la distrazione e l’aggressività, già presenti a livelli di guardia ante covid, con la conseguenza che il traffico è divenuto ancora più frenetico e caotico. I dati statistici, in continuità col passato, evidenziano che il tallone di Achille dell’incidentalità è l’ambito urbano che vede coinvolti i soggetti fragili, gli utenti deboli e il primo elemento da stigmatizzare è proprio il comportamento inidoneo di una parte degli utenti (leggi distrazione) e la maggior causa del danno arrecato è la velocità, perché anche solo i 50km/h sono potenzialmente mortali in caso di scontro” evidenzia Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale dell’Emilia-Romagna.

Altro campanello di allarme è la forte presenza della sinistrosità autonoma: un solo mezzo è soggetto ed oggetto dell’incidente.

Occorre avere ben presente che farsi travolgere dall’aggressività e dai sentimenti di rabbia e di frustrazione porta a commettere atti di cui ci si può pentire dopo, ma troppo spesso sono irreparabili. La consapevolezza di far parte di una società è la sola via per raggiungere l’obiettivo di zero morti sulle strade e anche di sconfiggere la pandemia. Questa giornata ci ricordi il rispetto che dobbiamo alla vita nostra, dei nostri familiari, di tutti gli utenti quando siamo sulla strada”.