Dopo le manifestazioni di maggio e giugno in moltissime citta italiane, dopo quella romana a settembre, Priorità alla Scuola in queste settimane è tornata a presidiare il Ministero della Pubblica Istruzione, le sedi delle Regioni e tantissime scuole chiuse per “ribadire che per il presente e il futuro del Paese è necessario adottare provvedimenti capaci di tutelare il diritto alla salute insieme al diritto all’istruzione”.

“È questa la scelta fatta dalla grande maggioranza dei nostri partner europei, tra cui Francia, Germania, Olanda, Irlanda, Gran Bretagna, le cui misure di lockdown prevedono che le scuole restino aperte” spiega in un comunicato il collettivo “L’introduzione della Didattica a distanza in tutte le scuole superiori è, anche per Faenza, solo un anticipo di quanto già troppe altre città stanno sperimentando con la chiusura delle seconde e terze medie. Questa chiusura è inutile e dannosa, inutile perché le scuole non sono luogo di diffusione del contagio, ma anzi in questo momento quello più sicuro per gli adolescenti che in nessun’altra parte della città sono così monitorati e sottoposti a misure precauzionali anticontagio. Oltre che inutile questa chiusura è dannosa per il loro benessere psicofisico, per la costruzione della loro personalità che non può prescindere dalla relazione con l’altro e con i coetanei. I danni sul piano psicologico, didattico e formativo, che ci trasciniamo dalla perdita dello scorso anno scolastico, con questo nuovo provvedimento produrranno una ulteriore “regressione” relazionale, culturale, di competenze basilari e di saperi, non indennizzabile con alcun bonus. Anche sul piano economico non possiamo nasconderci che i giovani di questo paese non saranno in grado di tenere il passo dei loro coetanei europei i cui paesi stanno tenendo aperte le scuole. Per questo una veglia per la scuola che vuole essere una sveglia per la città e per tutto il paese: non è giusto che gli studenti paghino le inefficienze dei trasporti che invece devono essere potenziati per consentire a tutti di raggiungere in sicurezza il luogo della loro formazione e trasformazione. Per questo ci troviamo alle 17 in Piazza del Popolo, una riunione silenziosa perché non ci sono più parole per descrivere l’abbandono, l’isolamento e la solitudine in cui si costringono gli studenti faentini e quelli di tutte le città italiane. Solo la loro voce, il loro canto risuonerà per dire a tutta la città che la scuola è l’unica che può salvarli. Lo scorso anno scolastico le scuole sono state le prime a chiudere, le ultime a riaprire. Priorità alla scuola, un movimento che da aprile ha riunito le tre anime della scuola, genitori, docenti e studenti, non accetta che accada di nuovo e pretende che le autorità cittadine e regionali facciano pressione su quelle nazionali affinché garantiscano un diritto costituzionalmente sancito: “La scuola è aperta a tutti” (art.34).

Facciamo parlare la nostra presenza e i cartelloni, gli striscioni che vi invitiamo ad affiggere su tutte le scuole della nostra città e sui nostri balconi”.

“Sarà necessario tenere buone pratiche di comportamento per prevenire il contagio da covid-19, pertanto vi chiediamo di osservare il DISTANZIAMENTO OBBLIGATORIO DI 1 METRO TRA PERSONE E/O NUCLEI FAMILIARI, DI INDOSSARE LA MASCHERINA E DI NON CREARE MAI ASSEMBRAMENTI”.