L’Agesci riparte dalla figura di don Giovanni Minzoni. Il prossimo 5 febbraio sono attesi a Ravenna circa 1600 scout da tutta la regione per il primo convegno regionale dell’associazione dopo due anni di stop dovuti alla pandemia.
Un appuntamento di formazione che coinvolge i capi dei circa 150 gruppi Agesci emiliano-romagnoli (con 25mila iscritti). Nell’incontro si metterà al centro la figura del parroco di Argenta nel centenario della sua morte per l’opposizione dei fascisti locali alla sua opera di parroco e di educatore dei giovani.
“Assieme al Masci e agli scout d’Europa abbiamo presentato la domanda per l’avvio della causa di beatificazione di don Minzoni – spiega don Andrea Turchini, rettore del seminario di Bologna e assistente regionale Agesci –. Per questo ci siamo sentiti interpellati a valorizzare il centenario con due eventi che mettono al centro questa figura di educatore”.
Oltre al convegno di domenica 5, il 15 febbraio si terrà anche quello per assistenti ecclesiastici ad Argenta, nella diocesi di Ravenna-Cervia e tra i relatori è atteso il vescovo di Cremona Antonio Napolioni
Al centro delle riflessioni della giornata del 5 febbraio il tema del “formare le coscienze”. Una frase non molto conosciuta di Baden Powell dice: ‘se la strada non c’è, inventala’. “Per noi il Covid 19 sono stati l’occasione per farlo – spiega don Turchini -. E il convegno regionale è un modo per riflettere su questo. Nelle crisi si torna all’essenziale. Recuperare il valore della coscienza e fare i conti con le fragilità: da lì che occorre ripartire”.
La giornata. Si parte con la Messa celebrata dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni alle 9 al Pala de André.
Dopo i saluti istituzionali, saranno tre i relatori che aiuteranno i capi-scout a riflettere sul tema del “formare le coscienze”. Padre Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, psicologo e formatore spiegherà in specifico come un processo educativo possa formare le coscienze. Il professor Giuseppe Savagnone, docente e responsabile dell’Ufficio Pastorale della Cultura di Palermo analizzerà come «le comunità capi possano diventare luoghi di discernimento». Infine Donatella Mela, capo-guida scout d’Italia affronterà il tema della legge scout e della promessa in relazione alle scelte di libertà dei ragazzi.
A seguire il pranzo al sacco e poi, nel pomeriggio, sono previsti laboratori e incontri formativi per i capi. L’iniziativa si svolge in collaborazione con la Diocesi di Ravenna-Cervia e con il patrocinio del Comune.