Comprendere il presente per programmare il futuro: è con questo intento che AVIS Provinciale Ravenna si appresta all’annuale Assemblea in programma domani, 25 luglio, dalle ore 9,30 presso la sala meeting dell’Hotel Cube di Ravenna (via Masotti 2, Fornace Zarattini).
All’appuntamento, come sempre aperto a tutti i soci e donatori ma anche a chi vuole avvicinarsi al mondo AVIS e conoscerne le attività, saranno presenti, oltre ai dirigenti dell’Associazione e ai rappresentanti delle istituzioni locali, Maurizio Pirazzoli, Presidente AVIS Regionale Emilia-Romagna, e Daniele Vincenzi, responsabile del Servizio di medicina trasfusionale dell’AUSL a Ravenna.
Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati delle attività (donazioni, ma anche campagne e progetti di sensibilizzazione) svolte nel 2019 e in questi primi mesi dell’anno, ma sarà anche l’occasione per condividere obiettivi e progettualità per i prossimi mesi, nelle incertezze date dal contesto attuale.
Se lo scorso anno i dati su donatori (10.197), donazioni (18.550, in media 1,82 a testa) e, soprattutto, nuovi donatori (1.336, in aumento del 2,6% rispetto al 2018) avevano confermato il buono stato di salute dell’Associazione, il primo semestre del 2020 non è stato da meno: nonostante l’emergenza Covid-19, infatti, le donazioni sono state 9.532, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2019, di cui ben 3.044 di plasma (+23%).
In forte crescita anche i nuovi donatori: sono stati 665 nel semestre (+24%) coloro che si sono avvicinati per la prima volta ad AVIS Provinciale Ravenna. Questo a conferma di come il territorio abbia ben risposto all’appello dell’Associazione, che ha voluto contribuire a soddisfare ancora meglio le richieste di tanti malati, anche in considerazione del fatto che, soprattutto nelle aree del Paese maggiormente esposte al Coronavirus, la raccolta aveva subito alcune battute di arresto. Ancora una volta, a rispondere “presente” sono stati soprattutto i giovani: tra i nuovi donatori, infatti, circa la metà (48%) ha meno di 35 anni (il 25% è addirittura under 25); il 60% è rappresentato da uomini.
Tutto ciò mentre dallo scorso mese di marzo è stata introdotta, per tutelare la sicurezza di donatori, riceventi e operatori, la prenotazione obbligatoria per la donazione di sangue e plasma in provincia: negli ultimi mesi, le prenotazioni hanno così raggiunto il 98% (erano il 36% nel 2019), contribuendo così a migliorare anche l’efficienza e la qualità del servizio.
In questi mesi, poi, AVIS Provinciale Ravenna ha dato il suo contributo anche nella gestione della diffusione del Covid-19, sia nella fase di emergenza, sia in quella attuale di controllo e monitoraggio, rendendo disponibili, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, i test sierologici per i propri donatori. Finora, nelle prime due settimane, ha aderito l’81% di coloro che si sono recati a donare in provincia (il test è su base volontaria), una percentuale molto alta rispetto anche alla media dell’Area Vasta Romagna (64%). Al netto dei casi già noti, in totale sono stati 5 i test positivi (meno dell’1%), tutti poi risultati negativi al tampone, a conferma di uno stile di vita sano, responsabile e orientato alla consapevolezza del valore del dono.
In precedenza, l’Associazione aveva voluto fornire un aiuto concreto al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19 con una serie di donazioni per un valore complessivo di oltre 30mila Euro, utilizzando anche i fondi inizialmente destinati alle iniziative per celebrare i suoi 60 anni di attività.
“È vero – spiega Marco Bellenghi, Presidente AVIS Provinciale Ravenna – questo 2020 avrebbe dovuto essere l’anno in cui festeggiare il nostro anniversario; la situazione in cui si è trovato il mondo intero ha ovviamente modificato tutti i programmi, ma crediamo che aiutare la collettività sia stato un ottimo modo per arricchire di significato la nostra ricorrenza. Ora ci troviamo a dover programmare le nostre attività in un contesto in continua evoluzione, in cui i nostri riferimenti, scuola e giovani in primis, sono soggetti a notevoli cambiamenti. L’Associazione resta comunque vicina a loro, così come lo sarà nei confronti del mondo sanitario, fornendo tutto il supporto che ci è possibile dare per la gestione di questa situazione. Di certo, l’emergenza ha portato anche novità importanti, come l’implementazione del sistema di prenotazione delle donazioni che contribuirà notevolmente a migliorare l’organizzazione e la qualità del servizio.
A livello interno – conclude Bellenghi – nei prossimi mesi in cui l’organizzazione di iniziative ed eventi sarà ancora soggetta a restrizioni, l’Associazione si occuperà anche di supportare le varie sezioni nel percorso verso il rinnovo delle cariche, in programma il prossimo anno”.