Il consigliere regionale Pd Gianni Bessi, durante il question time del 28 marzo, ha presentato un’interrogazione sulle criticità derivate dalla carenza di organico dei lavoratori dell’Agenzia delle dogane chiedendo alla giunta di impegnarsi nei confronti del governo perché si faccia carico di trovare una soluzione. «È un problema – ha spiegato Bessi – che tocca sia l’economia dei territori sia l’attività di presidio della legalità nell’ambito degli scambi commerciali e degli interessi del Paese e dell’Unione Europea. Un esempio è quello dell’Ufficio dogane del Porto di Ravenna dove c’è forte preoccupazione sulle possibili ricadute sui traffici di merci e persone, visti anche gli investimenti in corso».
Inoltre il consigliere Pd ha ricordato che proprio il 23 febbraio, la Direzione Territoriale interregionale dell’Emilia-Romagna e Marche dell’Agenzia, ha incontrato i sindacati per fare il punto della situazione, comunicando di aver inviato, all’Amministrazione Centrale, i fabbisogni minimi necessari nell’immediato nonché la richiesta di aumentare da subito le unità interessate dalla procedura di mobilità intercompartimentale. Per i sindacati servirebbe il 31,5% in più di personale nell’ufficio di Ravenna; il 36% a Rimini, il 26% a Forlì-Cesena, il 42% a Parma, il 21% a Ferrara, il 36% a Piacenza, il 30% a Reggio-Emilia e il 33 % a Modena.
Nella sua risposta, l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti Andrea Corsini ha confermato che la Regione Emilia-Romagna condivide la preoccupazione per la situazione che stanno vivendo gli Uffici della dogana e ha confermato che la Regione si attiverà col governo, in modo speciale col Ministero dell’economia e delle finanze, perché venga trovata una soluzione e si salvaguardino elementi importanti dell’economia regionale, a cominciare dall’hub portuale di Ravenna.
Gianni Bessi, nella sua replica, ha manifestato la soddisfazione di tutto il gruppo Pd per la risposta diCorsini, aggiungendo che «Per dare forza a questa azione ho presentato a nome del gruppo Pd una risoluzione ad hoc su questo tema dove mi auguro in aula vi sia unanimità».