“Oggi in Conferenza Unificata il Governo ha dato l’ennesimo schiaffo alle famiglie romagnole alluvionate.
Erano state unitarie le richieste di Upi, Anci e Conferenza delle Regioni, quindi voci politicamente trasversali e che rappresentano tutti i territori a prescindere da chi li governa. C’era stato anche il parere favorevole della struttura commissariale, ma sul Decreto ricostruzione il Governo ha scelto di proseguire sulla strada della mancetta dei 6.000 euro di indennizzo per i beni mobili distrutti o danneggiati dall’alluvione, respingendo la richiesta della cifra più consona di 30mila euro.
Ciò è incomprensibile perché le risorse ci sono e il fondo può dare finalmente una risposta ai territori. Invece c’è stato l’ennesimo parere negativo dopo quello altrettanto clamoroso di qualche giorno fa sulle liste d’attesa.
Questo è un governo che non ascolta nessuno in una sorta di prova generale del premierato che tanto sogna, aspirando di rimanere solo al comando.
Il vice ministro Bignami batta un colpo! O sta mantenendo fede alla minaccia fatta in campagna elettorale di non dare le risorse alle famiglie?
Battano un colpo anche le elette del territorio. Senatrici e deputate di Fratelli d’Italia, dove siete? Certamente non al fianco dei cittadini e delle cittadine romagnole.
Del miliardo e 200 milioni nelle disponibilità del Commissario e dei 700 milioni di credito d’imposta cosa volete farne?
Alle centinaia di agricoltori che erano a Faenza la scorsa settimana cosa risponderete?
Alle famiglie che dopo un anno vivono in case alluvionate o in appoggi provvisori cosa rispondete?
L’unica speranza è che al Senato, dove si discute il provvedimento sugli indennizzi, coloro che hanno a cuore il futuro della Romagna lottino per i territori che li hanno eletti.”