Nei giorni scorsi il sindaco Luca della Godenza e l’assessore all’istruzione Linda Caroli, assieme agli agenti della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina e ai volontari dell’Associazione Genitori, hanno consegnato ai bambini delle linee del Piedibus, il servizio di accompagnamento degli scolari della scuole elementari, la divisa ufficiale del ‘Piedibussaro’: giubbotti fluorescenti di colore giallo intenso ad alta visibilità per aumentare la sicurezza sulle strade della cittadina sulla via Emilia.
Il progetto del Piedibus a Castel Bolognese conta cinque linee e coinvolge quasi un centinaio di bambini e una sessantina di volontari. Le cinque linee già attive sono la 1B e la 1G che partono da viale Cairoli, zona stazione ferroviaria, e accompagnano i piccoli studenti rispettivamente verso le elementari Bassi e Ginnasi. A queste si aggiungono la 2B e la 2G, che conducono i bimbi da piazzale Cappuccini rispettivamente verso le scuole Bassi e Ginnasi; infine la linea 3B che, dal complesso Bangela, accompagna gli scolari alla volta delle Bassi.
“Il Piedibus di Castel Bolognese – spiega l’assessore con delega all’istruzione Linda Caroli – per la nostra cittadina è un servizio importantissimo, nato e messo in pratica dai volontari dell’Associazione Genitori, ai quali simo molto riconoscenti. Il progetto porta con sé molti elementi positivi: una modalità di “trasporto pubblico” sano e divertente per i bimbi che ogni giorno la utilizzano, con un alto valore didattico nei confronti delle giovanissime generazioni. Per noi il Piedibus è uno splendido risultato con una sinergia tra pubblico e associazionismo di fondamentale importanza. Non ci fermiamo però a questo, infatti la nostra intenzione è di implementare e aiutare la progressione del progetto”.
Il progetto del Piedibus a Castel Bolognese è reso possibile grazie al lavoro dell’Associazione Genitori di Castel Bolognese in accordo con l’Amministrazione castellana, l’Unione, che ha sponsorizzato i giubbotti ad alta visibilità con l’obiettivo di rendere più sicura l’esperienza del Piedibus, e l’apporto fondamentale della polizia locale dell’Unione, tra i cui progetti rientra anche quello di insegnare ai piccoli le regole del Codice della strada.