Seduta congiunta oggi per le commissioni Parità e Cultura sulla sessione europea 2022, un momento di confronto approfondito per capire il lavoro di adeguamento effettuato dalla Regione sulla propria normativa rispetto agli intendimenti dell’Unione e, al tempo stesso, per esprimere un giudizio sui principali ambiti di azione della Commissione europea per l’anno in corso.
La vicepresidente di Giunta ha riferito sulla situazione particolarmente difficile su cui prende le mosse la sessione europea 2022: agli strascichi di una pandemia tutt’ora presente si sono aggiunte le tante incertezze e timori derivanti dalla guerra in Ucraina. “Nonostante il clima non certo favorevole – ha ricordato ancora la numero due della Regione – sono comunque molteplici i passi avanti compiuti soprattutto in ambito sanitario e sociale, come testimoniato dagli strumenti contro le discriminazioni e gli stereotipi, il coordinamento antirazzismo o la strategia per persone con disabilità per la progettazione inclusiva delle nostre comunità”.
Nel campo delle politiche per la parità, sono stati ricordati i 5 pilastri che fanno della nostra Regione uno dei territori più attenti alle pari opportunità e alle politiche di genere. Su tutto svetta il Piano triennale contro la violenza di genere e, attraverso il lavoro dell’Osservatorio regionale contro la violenza di genere, le azioni di contrasto alle discriminazioni e violenze determinate dall’orientamento sessuale. Da citare, poi, i numerosi bandi regionali sulle pari opportunità, l’introduzione del bilancio di genere e la valutazione dell’impatto di genere ex ante sulle leggi regionali che si accompagnerà nell’immediato futuro con il sistema di educazione e istruzione 0-3-6 anni particolarmente attento a queste tematiche.
Sulla relazione degli uffici, ampio e convinto il plauso mostrato dal Pd per cui “registrare questo livello di conformità tra la legislazione regionale e quella europea è qualcosa che ci soddisfa particolarmente”. Per i dem vanno sottolineati 3 punti focali che determinano la qualità dell’azione legislativa regionale: “Se il piano triennale contro la violenza di genere è un passo avanti che ha coinvolto i nostri territori, i servizi educativi 0-3-6 anni testimonia il frutto di scelte politiche ben precise per l’integrazione e il futuro dei nostri bambini, mentre la valutazione ex ante della produzione legislativa è un passo avanti quasi epocale””.
Al termine del dibattito, sia la commissione Cultura (che aveva già svolto l’esame del proprio parere la scorsa settimana) che quella di Parità hanno approvato le rispettive bozze per la sessione europea 2022.