La Giunta si attivi affinché l’iter di riforma della legge sulla cittadinanza, in Parlamento, si concluda positivamente entro la fine dell’attuale legislatura e sostenga i processi di integrazione socio-culturale e scolastica delle alunne e degli alunni di origine straniera nelle scuole regionali.
A chiederlo è una risoluzione di consiglieri dei gruppi ER Coraggiosa (Federico Alessandro Amico, primo firmatario, e Igor Taruffi), Movimento 5 Stelle (Silvia Piccinini) e Partito Democratico (Antonio Mumolo).
“In Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati, è stato presentato e approvato, in data 3 marzo 2022, un testo strutturato in due articoli recanti nuove norme sulla cittadinanza: la “Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio” e l’”Associazione Italiani senza Cittadinanza”, due tra le realtà più importanti e strutturate del nostro Paese nel sostegno alle battaglie per il riconoscimento della cittadinanza, hanno accolto in modo positivo la notizia dell’adozione del testo, che introduce il cosiddetto ius scholae come base di partenza per la tanto attesa riforma della legge sulla cittadinanza”, spiegano i firmatari della risoluzione, che vogliono impegnare la Giunta su due punti: “mettere in atto iniziative di pressione politica nei confronti del Parlamento, affinché l’iter di riforma della cittadinanza si concluda positivamente entro la fine della legislatura in corso; continuare a sostenere i processi di integrazione socioculturale e scolastica delle alunne e degli alunni di origine straniera nelle scuole regionali, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione sul territorio per favorire la più diffusa comprensione dell’importanza del tema dello ius scholae da parte della società regionale”.