Sono 97 e sono pronti a fare conoscere il vino della Romagna in giro per la Penisola. Chiamarli ambasciatori non è corretto, la parola più adatta infatti è sommelier. Sono i nuovi Diplomati che hanno portato a termine il percorso dei tre livelli stabiliti dalla didattica dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais) e ora sono pronti per intraprendere nuove esperienze nel mondo enologico, tastedevin al collo e spilla nel bavero della giacca.
Nei giorni scorsi presso Borgo Condè a Forlì c’è stata la cerimonia di consegna dei Diplomi organizzata da Ais Romagna. Particolare importante, infatti, i 97 neo sommelier sono tutti romagnoli, in rappresentanza delle varie anime della nostra terra: 12 dal ravennate, 31 dal faentino, 22 da Cesena, 32 da Rimini.
“Ci riempie di orgoglio il risultato portato a termine da un numero così ampio di iscritti ai nostri corsi – spiega Roberto Giorgini, presidente di Ais Romagna – Quello che stupisce è la giovane età di tanti a testimonianza di un nuovo approccio al mondo del vino da parte delle nuove generazioni capace di portare linfa nuova al settore. A questo aggiungo un altro dettaglio che ci fa ancora più piacere: molti di loro ci hanno comunicato che proseguiranno il percorso formativo seguendo i corsi sulla tecnica di servizio, seminari sulla comunicazione e altro ancora”.
I 97 nuovi arrivati si aggiungono agli oltre 1100 sommelier di Ais Romagna per un “esercito” di esperti pronto a dire la sua in più consessi. “Nei nostri corsi c’è stata una parola che abbiamo ripetuto a più non posso: territorio – prosegue Giorgini – Da tempo sostengo che la Romagna enologica ha tutte le carte in regola per competere con altre zone, grazie all’alta qualità dei suoi produttori. Compito dei nuovi diplomati sarà anche questo: fare scoprire all’intera Penisola un territorio che negli ultimi quindici anni ha fatto passi da gigante nelle sue produzioni”.