“I miracoli ci sono sempre stati nella Chiesa: la fede ne può trarre sostegno, ma non cambiano le verità fondamentali in cui crediamo. Già a giugno 2023 la Diocesi aveva pubblicato attraverso il settimanale Risveglio una nota in merito a «presunti sanguinamenti di un’ostia» che sarebbero avvenuti nella chiesa di Savarna a inizio 2023, al centro di un articolo di stampa pubblicato oggi.
Per riconoscere la soprannaturalità di un tale evento occorre un esame scrupoloso e un decreto dell’autorità. Dalle analisi eseguite dalla diocesi sul materiale consegnato, interamente utilizzato, non sono emersi elementi che possano confermare la natura soprannaturale dei fatti segnalati in Curia l’anno scorso. Dato il degrado dell’ostia (messa in un contenitore con l’acqua), che poteva anche non essere consacrata, non siamo di fronte all’Eucaristia come presenza reale di Cristo.
Come ha spiegato nell’omelia per la festa del Corpus Domini, l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, è nell’Eucaristia che si celebra sull’altare, durante la Messa, che avviene il “miracolo” sul quale si basa la nostra fede nella presenza vera, reale e “sostanziale” del Cristo Risorto: “La solennità che stiamo celebrando – ha detto in quell’occasione – si collega ed esalta tutte le nostre Messe. Oltre a confermare una affermazione dogmatica, essa ha uno scopo educativo: vuole ricordarci la grandezza del miracolo che avviene ogni volta. Anche nelle messe più semplici e feriali l’Eucaristia è quel rendimento di grazie al Padre, per mezzo del Figlio Gesù Cristo, nello Spirito santo che è fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa e di ogni cristiano».”