“La Chirurgia di Faenza non verrà in alcun modo depotenziata. Come già affermato dal direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, che ha bollato come “falsità indecenti” le insinuazioni della Lega, ribadiamo essere totalmente priva di fondamento ogni ipotesi di ridimensionamento o addirittura di chiusura della Chirurgia di Faenza.
Riteniamo irresponsabile nel momento in cui stiamo vivendo la più grande crisi sanitaria dal dopoguerra ad oggi e facendo leva sulle legittime preoccupazioni dei cittadini sulla propria salute, continuare a speculare in maniera strumentale su “voci” per stessa ammissione non verificate, anche dopo la smentita netta chiara e decisa dell’ausl. Sarebbe stata sufficiente anche una semplice telefonata di verifica e chiarimento per avere l’opportunità di fornire informazioni corrette ai cittadini. Cosa che evidentemente alla Lega non interessa affatto.
La Chirurgia è diventata un punto di riferimento insostituibile del nostro Ospedale ed è impegno comune la sua valorizzazione anche per il futuro. Come già spiegato dal dott. Carradori e come avviene periodicamente per ogni unità operativa anche a seguito di scelte professionali dei singoli medici, la Chirurgia di Faenza avvierà a breve una riorganizzazione interna nell’ambito complessivo dell’azienda. Con un punto fermo condiviso: il suo potenziamento nel solco del lavoro straordinario portato avanti dal dott. Giampaolo Ugolini e dalla sua equipe in questi anni, con un percorso che prevederà l’individuazione di un nuovo primario tramite concorso.
Il secondo punto fermo è la pandemia, uno spartiacque che ha rimesso al centro delle priorità la medicina di prossimità sui territori, risposta fondamentale e imprescindibile per uscire dall’emergenza sanitaria, ma anche e soprattutto per il riassetto della sanità pubblica del futuro. Si tratta dell’apertura di una fase totalmente nuova di valorizzazione policentrica del sistema sanitario romagnolo, quindi anche del nostro Ospedale, che trova già riscontro concreto in questi ultimi mesi con il ripristino dei posti letto in Pediatria, l’implementazione delle ambulanze del 118 in orario notturno e i nuovi concorsi per la copertura di primariati scoperti da anni, un nuovo corso che riguarderà coerentemente tutti gli ambiti sanitari sul territorio, compresa la chirurgia.
Fatti e non parole come quelle usate con irresponsabile disinvoltura da Padovani e Liverani.”