“Spiace davvero dover riscontrare come la campagna elettorale, anziché concentrarsi su temi concreti e di interesse comune, proponga allo stato quale unico argomento di discussione (quanto meno per alcuni dei candidati) il confronto all’americana fra sindaci, e la trasversalità di Ora per Ravenna, l’associazione che lo organizza” afferma Nicola Grandi, Capolista di Viva Ravenna.
“Posto che mi rimarrà il sospetto che se ai protagonisti di questa imbarazzante diatriba interessasse il bene di questa città e non la loro personale visibilità tutto questo bailamme non sarebbe neppure stato sollevato, mi corre l’obbligo di sottolineare alcuni punti” prosegue Grandi.
“Il primo: Ora per Ravenna è una associazione, un movimento nato circa un anno fa da un’iniziativa di cittadini ispirati a diversi orientamenti politici, che avevano ed hanno idee e proposte per la città fra le quali esisteva ed esiste l’idea di proporre un polo civico alternativo al bipolarismo, un idea che continua a motivare i suoi militanti, e che non è affatto abortita, ma sta semplicemente facendo i conti con l’emergenza Covid e l’inesperienza politica di alcuni membri (il che non ritengo possa considerarsi un difetto a priori altrimenti a nessuno sarebbe più concesso di affacciarsi alla scena politica liberamente..)” spiega Grandi.
“Secondo punto: Ora per Ravenna ha chiarito bene la sua posizione, in un comunicato stampa del giugno scorso che si chiudeva con queste parole: “abbiamo deciso come “Ora per Ravenna” di non appoggiare alcun candidato sindaco in maniera ufficiale e collegiale, lasciando eventualmente la libertà si singoli di impegnarsi ai tavoli e per i progetti che riterranno interessanti. Questo ci consentirà di mantenere vive la voglia la speranza e la passione e che animano fin dal primo giorno gli aderenti alla nostra associazione e di prepararci al meglio per le scelte e le decisioni che in futuro siamo certi poter permetterci di assumere”, per quale motivo oggi la candidatura di uno o più dei suoi “iscritti” o “simpatizzanti” dovrebbe rappresentare un problema o ancora peggio una sorpresa?” afferma Grandi.
“Ma ciò che non tollero è che mi vengano messe in bocca parole che non ho mai detto… e mi riferisco alle dichiarazioni del sindaco uscente, che afferma che avrei “parlato del soggetto che organizza l’evento come di qualcosa di cui io sia attualmente membro e che in larga parte sosterrà la destra” ebbene chiedo quando e dove avrei affermato ciò… dato che il mio disimpegno da Ora per Ravenna, conseguente alla mia candidatura, è ben noto (oltre che lecito)” dichiara Grandi.
“Ora per Ravenna è un soggetto vivo e vegeto, dal quale ho giustamente preso le distanze per i motivi di cui sopra, che piaccia o no, un soggetto che comunque ha già offerto tutte le garanzie affinché il confronto si svolga in maniera corretta e non strumentale, gli organizzatori hanno già previsto un incontro con ogni candidato per presentare la serata (proprio ciò che viene richiesto quando si parla di “concordare” le modalità) e condividerne aspetti organizzativi mentre le modalità, già ampiamente illustrate garantiscono e garantiranno pari trattamento ad ognuno dei candidati” continua Grandi.
“A tutto ciò si aggiunga il fatto che gli argomenti delle domande saranno comunicati in anticipo onde evitare proprio trabocchetti, mentre il moderatore è stato scelto proprio per la sua imparzialità. .. se tutto ciò non basta a convincere i candidati a partecipare all’evento ed a confrontarsi in maniera franca e pubblica rimarrà il dubbio che la scelta sia (come comincio a credere) unicamente strumentale e in quanto tale piuttosto triste e difficile da comprendere” conclude Nicola Grandi.