“La Ravenna che immagino è una città inclusiva, accessibile e rispettosa di ogni persona. Questo è uno degli elementi cardine del mio impegno politico e per questo sono convinto che si debba fare tutto il possibile affinché anche il diritto di voto sia davvero accessibile, inclusivo e rispettoso” Ciro Di Maio, presidente di Arcigay, candidato in consiglio comunale per la lista Voci Protagoniste a sostegno della rielezione di Michele de Pascale, aderisce alla petizione online Io sono, io voto, sottoscritta da 110 realtà attive nella lotta contro le discriminazioni.
“Per rendere il diritto di voto effettivamente accessibile, inclusivo e sicuro per tutte le persone, chiedo che l’accesso ai seggi elettorali non sia organizzato in base al criterio del genere” scrive Di Maio.
“Recarsi ai seggi non può e non deve essere un’esperienza dolorosa o addirittura pericolosa per nessuna persona, né il diritto di voto deve essere compromesso da possibili fattori discriminatori. Per questo chiedo che si superi l’organizzazione delle file ai seggi in base al genere, che espone le persone trans* al rischio di un outing pubblico e forzato, e che si opti per il criterio dell’ordine alfabetico.
Se una persona non si sente a proprio agio in un momento fondante del processo democratico come quello del voto o decide di non recarsi ai seggi per evitare una situazione di malessere dovuta alla scarsa tutela della propria identità, ci perdiamo tuttə, come singoli e come collettività.
Come riportano le associazioni che aderiscono alla campagna IoSonoIoVoto: ‘Essendo espressamente richiesto di collocarsi in una fila o presso un registro a seconda del mero dato del sesso anagrafico indicato sul documento, si costringono di fatto le persone transgender a violare la propria privacy e ad esporsi in contesti non protetti, con l’evidente risultato di comprometterne la partecipazione democratica alla vita pubblica, ed esporle alla non remota possibilità di divenire bersaglio di discriminazioni’”.