“Da tempo Di Maio e i parlamentari a lui vicini parlavano un linguaggio dissonante da quello del M5S e da quel 94,2% di nostri iscritti che, solo poche settimane fa, hanno rinnovato la loro fiducia a Giuseppe Conte.
L’ambizione, e la conseguente ricerca di accreditarsi verso Draghi e l’establishment che rappresenta, hanno guidato la scelta di ieri; un brutto film già visto troppe volte quello di Di Maio, che ha sempre chiesto con forza il vincolo di mandato e le dimissioni di senatori e deputati fuoriusciti dai gruppi parlamentari, salvo poi fare l’opposto; predicare bene e razzolare poltrone.
Se da una parte c’è dispiacere per l’ennesimo tradimento politico dei nostri valori e degli elettori, dall’altra si chiarisce finalmente una situazione di ambiguità che non consentiva al M5S di comunicare in modo chiaro la propria azione politica e i propri valori, da sempre lontani da logiche clientelari e di lobby. Porteremo avanti con maggiore efficacia la nostra visione del futuro, la riorganizzazione politica del MoVimento 5 Stelle voluta da Giuseppe Conte e faremo sentire con più forza la voce delle tante persone che in questi mesi ci hanno manifestato malcontento per molte scelte compiute dal governo Draghi.”
Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti e il M5S di Ravenna, Giancarlo Schiano.